ANGELA STRAZZANTI: UNA VITA DA CHIRURGO PER “PROMUOVERE” LA VITA

Angela Strazzanti è un giovane medico  specialista in Chirurgica Generale con particolare interesse in chirurgia onco-ricostruttiva della mammella.

Dal 2000 sino ad oggi frequenta attivamente con proficui risultati, gli ambulatori, l’attività di reparto e le sale operatorie della Clinica Chirurgica sotto la guida del Prof. Francesco Basile.

Si laurea nel 2004 in medicina e chirurgia presso l’Università di Catania discutendo la tesi su “Tattiche e tecniche chirurgiche delle complicanze dei tumori del colon sinistro” con la votazione di 110 e lode, meritando la proposta al Premio Clementi.

All’esercizio della professione medico-chirurgica, si abilita nel 2005 a pieni voti risultando il medico più giovane della provincia di Enna.

Accede nel 2005 alla Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università di Catania e trascorre anni di studio e dedizione raccogliendo attestati, che arricchiscono le sue competenze, frequenta, infatti, prima, il corso di Laparoscopic Colorectal Surgery Course e, dopo, L’Advanced Colorectal Workshop presso il St Mark’s Academic  Istitute a Londra sotto la supervisione di Mr Kennedy consultant colorectal surgery; subito dopo ottiene la specializzazione in Chirurgia Generale con il massimo dei voti e con lode e vince  il dottorato di Ricerca Internazionale in Scienze Oncologiche della durata di 3 anni mentre a Villach ottiene il primo premio al congresso austro slovenico per la comunicazione HOW THE 70 GENE EXPRESSION PROFILE MAMMAPRINT CORRELATE WITH TRADITIONAL HISTOPATHOLOGIC PROGNOSTIC FACTORS IN BREAST CANCER.

Diventa   l’aiuto del professore Santi  Gangi , Direttore dell’Unità Operativa di Senologia della Clinica Chirurgica di Catania .

A Londra,  nel 2011, frequenta presso il St Mark’s Hospital,  sotto la supervisione del Senior Consultant Prof. Mr J.Jankins e Mr Janindra con un contratto di Honoray Fellow approfondendo le tecniche e le conoscenze di chirurgia oncologica e benigna colonrettale, e, successivamente, nel 2012 frequenta in qualità di clinical assistant presso la Breast Unit del Royal Marsden Hospital a Londra sotto la supervision della prof. Fiona Mac Neill.

Oggi ha solo 33 anni ed è stato dirigente medico presso MCAU Vittoria(RG) nell’anno 2012, attualmente lavora al pronto Soccorso dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria e continua a lavorae al fianco del professore Santi Gangi.

E’, anche,  Presidente dell’Associazione  “Ricominciamo da Isabella “ inaugurata nel Novembre 2012 e dedicata ad una sua giovane paziente giunta troppo tardi, ma che ha subito creduto  nell’impegno e nell’operato di questo giovane medico a cui è riuscita a strappare una  promessa.

Isabella, indubbiamente, non sarebbe   delusa dalle aspettative  che, allora, ripose con fiducia  individuando nella  dottoressa Angela Strazzanti delle qualità essenziali nella professione di un medico: sensibilità, umiltà e impegno.

Il tumore del seno colpisce un donna su dieci. In molti casi, però, si può prevenire o comunque diagnosticare in fasi molto precoci. 

Angela Strazzanti:

quando hai deciso di diventare un medico e qual è stato il tuo percorso?

A 5 anni il giorno di Natale sventrai un Cicciobello ed alla domanda dei miei genitori: perché lo hai fatto? Risposi: “sono un chirurgo”. Da quel giorno non ho più scelto nulla “.

Un dottorato di ricerca a Londra:

dal punto di vista professionale, hai raggiunto delle competenze che non avresti  potuto acquisire in Italia?     

“L’esperienza londinese, mi ha mostrato tutto ciò che nella vita non voglio, ossia vedere  il corpo di un paziente sul lettino operatorio  senza prima avere ascoltato la sua voce, sentito le sue emozioni , le sue paure, i suoi dolori, le sue speranze, le sue angosce e tutto ciò che in Italia posso fare  cioè, ricerca, scienza, e migliorare ciò che questa terra mi ha dato: quella che sono”.

Un medico ha interesse a promuovere la prevenzione e in un certo senso la vita:

chi è il ricercatore e quanto è importante “ scoprire” la vita oltre le mura?

“La ricerca  è per me la speranza  che il dolore si possa ridurre  sempre di più  e, nel presente, la ricerca siamo noi giovani con sogni, aspettative  e voglia di dare con un folle senso di onnipotenza la vita, anche se ciò non è “compito “nostro”.

La prevenzione come una possibilità di futuro:

è possibile ridurre il rischio di ammalarsi con un comportamento attento e

quanto è importante riconoscere  i sintomi per individuare la malattia?

“Assolutamente si; perché la ricerca, ancora,  è un’ incognita, la medicina è poi in continuo fiorire, solo la prevenzione tarpa le ali al  nemico sul nascere “!!!

La maggior parte dei noduli al seno sono benigni :

quali esami si richiedono per valutare la loro natura e quanto è importante comprendere alcuni termini per descrivere la malattia?

“E’ fondamentale la visita clinica, poi sta nella semplicità del medico utilizzare le parole giunte sicché siano comprese da tutti i pazienti “

Il tumore del seno,  in Italia, colpisce una donna su dieci:

chi sono i soggetti a rischio ?

“Sono  le nullipare, le donne con menopausa tardiva  e menarca precoce ossia chi è esposta ad un esposizione ormonale lunga”.

Le forme iniziali di tumore del seno, generalmente, non presentano dolore:

quanto è importante riconoscere i sintomi e quali sintomi presentano i tumori iniziali?

“Ahimè!  I sintomi del tumore al seno sono molto tardivi, il nemico è silente ed il problema più grave  è che la comparsa di sintomi è sempre troppo tardiva, quando cioè c’è, realmente, poco da fare . Come dicevamo, prima, la prevenzione è l’unica arma, oggi, in nostro  possesso. E’ molto più semplice curare chirurgicamente  e con terapie mediche un carcinoma ad uno stadio iniziale e circoscritto piuttosto che un carcinoma avanzato in cui le cellule impazzite esulano il controllo del chirurgo e dell’oncologo “.

Un gruppo di ricercatori precari dell’Università di Urbino “ Carlo BO”  ha recentemente dichiarato di aver scoperto la molecola che spinge all’autodistruzione le cellule tumoral:

quali nuove possibilità apre questo grande traguardo?

“Ci sarebbe un oceano di parole da spendere, si è visto che alla base dei tumori c’è la produzione di radicali liberi responsabili di stress ossidativo , tutto ciò porta  alla produzione di cellule alterate e disordinate, le terapie odierne, convenzionali ed “alternative” quali una rivisitazione dell’antica terapia Di Bella , oggi, chiamata terapia biologica, mirano alla necrosi delle cellule neoplastiche ed a rafforzare il nostro sistema al fine di controbattere le cellule ossidate”.

Sei il Presidente di un’ associazione per la riabilitazione psico fisica di donne operate al seno che hai voluto chiamare “Ricominciamo da Isabella”:

perché nasce e quali sono gli obbiettivi?

“Rispondo con un  parallelismo che poi è diventato il simbolo della mia- nostra associazione :un fiore di loto. Il fiore di loto nella tradizione cinese è simbolo di rinascita. Il fiore di loto è esile con un gambo corto , oggetto delle intemperie e delle tempeste, è l’unico fiore a crescere nel fango , dove  tutto è disperazione, tristezza e sconforto, “lui” , tuttavia , grazie alle sue radici, che sono la famiglia, le associazioni come la nostra, la ricerca, si piega ma non si spezza, ed un bel giorno fiorisce nella sua magnificenza e nei suoi colori , come le nostre donne dopo il dramma del carcinoma . Sono stata chiara? La guarigione chirurgica non è sufficiente, le ferite oltre che sul corpo rimangono nell’animo e nel cuore. “Ricominciamo da Isabella” vuole essere una gomma che cancella tutte le cicatrici. Questa è LA NOSTRA SFIDA “!!!

“Ricominciamo da Isabella”:

vuole essere un traguardo o un punto di partenza?

“Prima persona di un verbo transitivo, in evoluzione, coniugato al presente. Iniziamo oggi…. domani… sempre più numerosi, speriamo che Isabella da buon seme, permetta ai fiori di loto di sbocciare e di non appassire più”.

 

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