Ancora più fondi per legge su Ibla, emendamento Dipasquale cancella postilla emendamento Abbate

Più fondi per Ragusa Ibla. Quando è il caso di sfoderare il famoso proverbio “tra i due litiganti, il terzo gode”. I due litiganti sono stati, anche se a distanza, l’on. Nello Dipasquale e l’on. Ignazio Abbate, per fortuna il terzo che gode è la città di Ragusa e più esattamente il quartiere di Ibla e parte del centro storico superiore. Qualche giorno fa in fase di approvazione della legge Finanziaria della Regione, i due parlamentari hanno apportato propri contributi.

Come si ricorderà l’on. Abbate è riuscito a far inserire una norma che prevedeva l’investimento di fondi per tutti i centri storici delle città Unesco. Per città come Modica, Scicli, ad esempio, non tutelate da leggi speciali come Ragusa, si tratta di fondi regionale aggiuntivi di cui per la prima volta potranno fruire. Questi fondi sarebbero andati inizialmente anche a Ragusa Ibla. Ma come si ricorderà era nata una polemica perché si era paventato il rischio che la legge su Ibla non fosse rifinanziata.

Lo stesso Abbate intervenne con una nuova proposta di legge che permetteva il rifinanziamento della legge speciale su Ibla (e anche quella per Ortigia) ma con una clausola, una postilla, ovvero che Ragusa (e Ortigia) sarebbe stata esclusa dalla divisione dei fondi destinati alle città Unesco perchè appunto destinatarie di un proprio finanziamento. In aula è intervenuto l’on. Nello Dipasquale con un suo emendamento che è stato approvato e che ha cancellato questa clausola, permettendo così a Ragusa di poter accedere ad una sorta di finanziamento aggiuntivo, ovvero oltre la legge su Ibla, per 2 milioni di euro, anche una quota della ripartizione destinata alle città Unesco. Alla fine, dunque, Ragusa se la gode, al di là di ogni litigante in campo.

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