Altro grande successo per la Compagnia Godot, per “I giganti della montagna” di Pirandello al Castello di Donnafugata. Si prosegue con “L’Avaro” di Moliere

Lunghi applausi scroscianti per i fantastici attori della Compagnia teatrale G.o.D.o.T. e la loro rappresentazione de “I giganti della montagna” di Pirandello, spettacolo inserito nel cartellone di “Palchi Diversi Estate 2022”. Una intensa messinscena e una profonda interpretazione hanno catturato gli spettatori che, emozionati dal suggestivo clima che ha circondato il Castello di Donnafugata, complice un teatro verticale capace di trasmettere e amplificare le sensazioni legate allo spettacolo, continuano a manifestare profonda stima nei confronti della Compagnia ragusana, diretta da Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso.

La regia immaginifica di Bonaccorso e i costumi eccezionali di Bisegna, insieme a preparazione, professionalità e umiltà, hanno regalato uno spettacolo affascinante, confermando ancora una volta la loro capacità di andare oltre, osare, sfidare loro stessi con opere di straordinaria profondità e difficoltà, come è tutta la drammaturgia pirandelliana. Un lavoro di immedesimazione non facile e una tematica onirica che si traduce in attualità interpretativa, in cui la metafora del potere intenzionata a schiacciare l’arte in tutte le sue forme si modula attraverso le parole di una commovente contessa Ilse, interpretata da una toccante Bisegna, e del puro e mite Mago Cotrone, uno splendido Bonaccorso. La contessa ha rappresentato la poesia e il teatro che desidera divulgare la sua arte, anche a costo di confrontarsi con l’ignoranza e l’insensibilità, rischiando che la sua stessa vita venga messa in pericolo. Il mite mago Cotrone, rifugiato in un magica villa, lontano dalla realtà, dal mondo a degli uomini, ha rappresentato l’illusione che l’Arte possa vivere estranea a contaminazioni, in maniera assoluta. I giganti hanno invece impersonificato i potenti, chi detiene la facoltà di decidere sulle sorti altrui, signori sordi e disinteressati che non vogliono ascoltare il messaggio di conoscenza di sé, di bellezza e di profondità che le arti trasmettono.

“Un filo rosso rappresentato dalla metafora del potere unisce alcune delle rappresentazioni in programma questa edizione di Palchi Diversi Estate – commentano Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso – il potere visto nelle sue varie sfaccettature che viene messo in scena attraverso le rappresentazioni teatrali. Nella prima nuova produzione “La fattoria degli animali” tratta dal capolavoro di Orwell, che ci ha reso molto orgogliosi, come in un circolo vizioso si mostrano le conseguenze del potere del più forte sul più debole; nell’opera di Pirandello “I giganti della montagna” dagli effetti della tirannia sugli uomini, si passa ad un’analisi più profonda e filosofica, fino a simboleggiare nel finale la morte dell’arte e, soprattutto, la metafora del potere che non riconosce il valore dell’arte, del teatro, della poesia; mentre nella nuova produzione tratta da “Ecuba” di Euripide, in scena dal 25 agosto, sarà il potere legato alla guerra a schiacciare ogni forma di umanità”.

Il prossimo appuntamento di questa intensa 12^ edizione si terrà nella splendida cornice di Ragusa Ibla, nel cortile dell’Università, nei giorni 5, 6 e 7 agosto alle ore 21.00. Ad andare in scena sarà, dopo il grande successo già ottenuto la scorsa edizione, “L’Avaro” di Molière, un omaggio per i 400 anni dalla nascita del grande autore.Per info e prenotazioni è possibile contattare i numeri telefonici 339.3234452 – 338.4920769 – 327.7044022 – 328.2553313 o via mail a info@compagniagodot.it

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