Alberto Campailla premiato a Parma: l’eccellenza sciclitana della cardiochirurgia

Ventisei anni, sciclitano, laureato in medicina e specializzando in cardiochirurgia nell’Università di medicina di Parma, Alberto Campailla ha ricevuto, nei giorni scorsi nella storica Aula Magna dell’Università di Parma, il premio “Giancarlo Rastelli”, il famoso cardiochirurgo pediatrico del quale è in corso il processo di canonizzazione avviato vent’anni fa. Il giovane sciclitano è stato autore di una relazione con la quale ha descritto dettagliatamente la sua esperienza in ambito chirurgico affrontando il tema in maniera tecnica, in sala operatoria, ma anche e soprattutto con il cuore al cospetto del paziente. “Fermare la ricerca significa fermare la vita” è stato il tema, sulla frase propria del cardiochirurgo Rastelli, sul quale i dieci partecipanti al concorso si sono misurati, Tre in tutto i premiati con il riconoscimento più importante al giovane specializzando. “Ho interpretato la frase non come slogan ma come un promemoria – ha scritto nel suo lavoro Alberto Campailla, figlio d’arte del cardiologo Gianni Campailla – ogni discussione è un piccolo atto di ricerca, aumenta la sicurezza e ci costringe a pensare”. Ricerca che non vuole dire somma di statistiche ma amore verso i pazienti sia come cardiologo che come cardiochirurgo. Su questa strada si muove lo studio e l’attività di specializzazione del giovane studioso sciclitano che interpreta in pieno lo spirito della formazione in vista di un lavoro, di un impegno che lo porterà a trascorrere ore in sala operatoria e nelle corsie dei reparti in un lavoro corale con i colleghi.

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