Negli ospedali della provincia di Ragusa si sta verificando una vera e propria fuga di medici, con dimissioni sempre più frequenti che stanno lasciando interi reparti sguarniti. La sanità pubblica iblea rischia, almeno in alcuni reparti, il collasso, schiacciata dalla carenza di personale e da condizioni di lavoro ormai insostenibili. Un problema che in verità […]
A Modica “papà ha sparato a mamma e ha ucciso anche parte di me”. Giornata violenza sulle donne. Il racconto di Francesca
25 Nov 2022 08:05
«Quel giorno ero con mamma – racconta Francesca al Corriere della Sera – Ci siamo fermati a fare benzina nella piazza del paese e io ero stretta a lei quando è comparso mio padre. Imbracciava il suo fucile da caccia e mi ha vista ma non per questo si è fermato. Si è avvicinato e ha fatto fuoco due volte: un colpo al cuore e uno al collo. Mamma è caduta. Io mi sono buttata su di lei, disperata. Ho rimosso il rumore degli spari ma ho negli occhi tutto quel sangue… Poi qualcuno mi ha presa e mi ha trascinata via. Avevo cinque anni e a cinque anni ancora non sai bene che cos’è la morte, ma io ho avuto chiaro fin dal primo istante che mia mamma non c’era più». È stato il 24 settembre del 1973, a Modica. Lia Rizzone Favacchio aveva chiesto la separazione dal marito e aveva «osato» ricostruire la sua vita lontano da lui, assieme alle sue due bambine. A distanza di 49 anni Francesca – la bambina che la vide morire – torna con la mente indietro.
«Una parte di me è morta quel giorno assieme a lei… – racconta ancora alla giornalista Fasano – Non sono stata una bambina spensierata ma col tempo ho riparato, e se oggi dovessi parlare a un’orfana di femminicidio come me, mi sentirei di darle speranza perché adesso si può fare molto. Ci sono strumenti, aiuti, associazioni. Quella bambina invece ha dovuto cavarsela da sola».
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