È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
A Modica “papà ha sparato a mamma e ha ucciso anche parte di me”. Giornata violenza sulle donne. Il racconto di Francesca
25 Nov 2022 08:05
«Quel giorno ero con mamma – racconta Francesca al Corriere della Sera – Ci siamo fermati a fare benzina nella piazza del paese e io ero stretta a lei quando è comparso mio padre. Imbracciava il suo fucile da caccia e mi ha vista ma non per questo si è fermato. Si è avvicinato e ha fatto fuoco due volte: un colpo al cuore e uno al collo. Mamma è caduta. Io mi sono buttata su di lei, disperata. Ho rimosso il rumore degli spari ma ho negli occhi tutto quel sangue… Poi qualcuno mi ha presa e mi ha trascinata via. Avevo cinque anni e a cinque anni ancora non sai bene che cos’è la morte, ma io ho avuto chiaro fin dal primo istante che mia mamma non c’era più». È stato il 24 settembre del 1973, a Modica. Lia Rizzone Favacchio aveva chiesto la separazione dal marito e aveva «osato» ricostruire la sua vita lontano da lui, assieme alle sue due bambine. A distanza di 49 anni Francesca – la bambina che la vide morire – torna con la mente indietro.
«Una parte di me è morta quel giorno assieme a lei… – racconta ancora alla giornalista Fasano – Non sono stata una bambina spensierata ma col tempo ho riparato, e se oggi dovessi parlare a un’orfana di femminicidio come me, mi sentirei di darle speranza perché adesso si può fare molto. Ci sono strumenti, aiuti, associazioni. Quella bambina invece ha dovuto cavarsela da sola».
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