“Ho fatto nascere Bryan in auto, un’esperienza incredibile”. Il racconto dell’infermiere Matteo Scavone

Un bimbo nasce mentre la mamma va in ospedale. E’ già questa una notizia che vi abbiamo dato qualche giorno fa. Ma adesso è davvero commovente anche il racconto dell’infermiere Matteo Scavone, che è intervenuto per il parto d’emergenza davanti al pronto soccorso di Vittoria.

«Ero di turno, come ogni altro giorno, quando all’improvviso ho visto arrivare un’auto a forte velocità. Il conducente suonava il clacson senza sosta, sembrava una situazione di emergenza, ma nulla mi aveva preparato a quello che stava per accadere. Ho indossato guanti e mascherina e mi sono avvicinato, pensando al solito codice rosso. Invece, davanti ai miei occhi, c’era una scena surreale: una donna stava partorendo in macchina». E’ quanto racconta in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Sicilia in un articolo a firma di Giuseppe La Lota.

Matteo Scavone, infermiere al pronto soccorso di Vittoria, non dimenticherà certamente mai quel momento. La donna, 38 anni, era sul sedile anteriore dell’auto, appoggiata al cruscotto, con il bambino già parzialmente espulso. «Sentivo il pianto del neonato, ma ancora non riuscivo a vederlo completamente. Lei lo teneva tra i pantaloni, con il corpicino ancora a metà. Ho capito che non c’era tempo da perdere: ho completato il parto, tirando fuori il bambino e liberandolo dal cordone ombelicale che si era attorcigliato attorno al collo».

Nel frattempo, gli altri colleghi erano già accorsi con una coperta termica per proteggere il piccolo dal freddo. Il primario, Giuseppe Molino, ha subito allertato i reparti di Ginecologia e Pediatria, e in pochi minuti mamma e bambino sono stati stabilizzati e trasferiti nei reparti dedicati.

«È stato un parto improvviso, non ho fatto in tempo a contenerlo» ha raccontato la madre a Scavone, con il piccolo Bryan tra le braccia. Per lei, il terzo figlio è arrivato in modo rapido e inaspettato, senza il tempo di raggiungere la sala travaglio.

Anche se il pronto soccorso è abituato a gestire emergenze di ogni genere, un parto in queste condizioni non è una situazione comune. «Siamo preparati a intervenire su traumi, incidenti e patologie critiche – spiega Scavone – ma veder nascere un bambino in un contesto così insolito è qualcosa che ti resta dentro».

L’infermiere sottolinea quanto sia stata preziosa la formazione ricevuta grazie al primario Molino e al coordinatore infermieristico Roberto Incardona, che garantisce un team sempre pronto ad affrontare anche le situazioni più impreviste. Un’esperienza unica, un fiocco azzurro che ha portato stupore ed emozione nel reparto. Image by cynthia_groth from Pixabay

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