RagusaINattiva. Almeno per il momento

E’ notizia di pochi giorni fa: il collettivo civico formato da volontari RagusAttiva, per il momento ha tirato il freno a mano. Nel senso che ha deciso di non organizzare giornate di pulizia ambientale così com’è stato in questi mesi, da febbraio, quando il collettivo si è costituito ufficialmente.

Lo ha fatto consegnando a facebook una comunicazione ufficiale:

“Ragusattiva per adesso si ferma qui. Nonostante i ripetuti incontri con l’amministrazione comunale e le insistenti richieste circa il posizionamento di telecamere mobili di videosorveglianza, siamo mortificati nel comunicarvi che l’amministrazione ha provveduto a posizionare le suddette solamente in un’area delle 8 ripulite dai nostri volontari. Al fine di non vanificare il sacrificio di centinaia di noi, abbiamo deciso di interrompere le attività (annullando anche l’intervento di giorno 6 presso la riserva della foce del fiume irminio). Scusate ma non ci stiamo più, abbiamo a cuore il vostro tempo e le vostre energie!!!

Riprenderemo quando le promesse diventeranno fatti”.

Una comunicazione che oggettivamente sorprende. Non che chiedere che le promesse vengano mantenute non sia legittimo, ci mancherebbe. Bene hanno fatto i ragazzi ad instaurare un dialogo con l’attuale amministrazione chiedendo fatti e non parole.

D’altra parte, l’amministrazione risponde con un post a firma del sindaco Cassì: “Con le ragazze e i ragazzi di questa associazione, che hanno svolto un lavoro encomiabile, il dialogo è sempre stato frequente e costruttivo. La scelta esemplare di bonificare luoghi e campagne non ferma purtroppo nuovi abbandoni illeciti ed è onere dell’amministrazione adottare strategie di contrasto, difficili stante l’entità del fenomeno e l’estensione de territorio, e con i limiti dei tempi e delle procedure che la burocrazia impone.

Non c’è dubbio che il problema dell’abbandono dei rifiuti nelle campagne necessiti di un nuovo, saldo, giro di vite”.

Stamani abbiamo sentito l’amministrazione di Ragusa che, ci fa sapere, di essere pronta a riprendere i contatti con RagusAttiva che, tra l’altro, non si sono mai interrotti. Inoltre, fra qualche giorno, è previsto un incontro. Le porte, insomma, sono sempre aperte.

RagusAttiva, invece, ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ufficiali ai giornalisti.

La vicenda ci ha comunque fatto riflettere. Sicuramente, quello di RagusAttiva è stato un gran lavoro: in 4 mesi, sono stati raccolti quintali di spazzatura, sacchi e sacchi di monnezza che, purtroppo, non spariranno con un abracadabra nel giro di poco tempo.

D’altra parte anche l’amministrazione, e gliene diamo atto, ha supportato come ha potuto l’attività: mettendo, ad esempio, a disposizione i camion della ditta della spazzatura, avviando con loro un dialogo costante. Inoltre, a Ragusa sono già stati individuate e attivate anche le guardie ambientali. Perché, allora, non adoperarsi in una costante sinergia, usando a buon fine anche questi nuovi operatori?

In effetti, l’installazione delle telecamere in tutto il territorio ragusano, è una prassi che richiede tempo. Le amministrazioni non sono privati cittadini che decidono di fare una cosa nella propria abitazione e la fanno. Ci sono appalti, tempi e finanziamenti da rispettare. D’altra parte, pensare che un sito bonificato possa restare pulito per sempre, purtroppo è un’utopia, almeno per il momento. Perché dovremmo riuscire ad entrare nella testa della gente per far capire che l’abbandono dei rifiuti è un reato contro l’ambiente. E quindi, contro noi stessi.

Perché, dunque, tanta fretta di cedere il passo? Noi, ci auguriamo che RagusAttiva torni indietro sulla propria decisione. D’altra parte, come dice un vecchio proverbio “Roma non si è fatta in un giorno”. Il volontariato ambientale, encomiabile attività sociale, può essere comunque svolto, al di là delle amministrazioni e di cosa la politica può mettere a disposizione. E non sarà mai inutile e fine a sé stesso. Le maggiori conquiste partono dalle coscienze e non dalle decisioni prese dall’alto e il movimento RagusAttiva, nel suo piccolo, aveva smosso molte coscienze.

Ci dispiace che RagusAttiva non abbia voluto rilasciarci una dichiarazione ufficiale, in quanto da sempre abbiamo supportato, con i nostri articoli, il loro movimento e la loro opera, così come tutti i movimenti di coloro che a vario tipo si occupano di volontariato. Quando si entra nell’agone mediatico, tra l’altro di propria volontà, bisogna anche essere pronti alle critiche ed eventualmente a difendersi da queste critiche, magari fornendo la propria visione dei fatti che, in questo caso, avrebbe potuto essere chiarificatrice.

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