Covid in provincia di Ragusa: a che punto stiamo?

E sulle misure da adottare in provincia di Ragusa per cercare di contenere la diffusione del Covid e  limitare i contagi, il territorio si spacca. Due le posizioni correnti: chi sostiene che la zona rossa debba essere applicata a tutta la provincia, chi invece sostiene che non ce n’è di bisogno, in quanto sarebbe un ulteriore salasso per l’economia.

Posizioni entrambe rispettabilissime. Da un lato abbiamo i sindaci dei comuni del bacino ipparino, che chiedono che venga istituita la zona rossa con più insistenza. Vittoria già lo è, la proroga di un’ulteriore periodo di restrizioni è arrivata proprio ieri sera e durerà fino al 25 novembre. Non che sia servito a molto, questo è chiaro: i contagi sono continuati ad aumentare lo stesso.

Il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, ha chiesto la zona rossa per la sua città: un evento più unico che raro, visto che ci sembra che sia l’unico sindaco ad averlo chiesto ma d’altra parte sono settimane che la Schembari, su facebook, nel suo aggiornamento quotidiano, invita i suoi concittadini ad adottare tutte le cautele del caso. Evidentemente, sono state parole al vento, visto che anche Comiso fa registrare un incremento dei contagi.

Stamani, anche il sindaco di Santa Croce, Giovanni Barone, chiede che venga istituita la zona rossa per i Comuni del comprensorio anche se dichiara che, a suo parere, la zona rossa a macchia di leopardo non è efficace. Dunque, zona rossa per tutti, o per un gruppo di Comuni limitrofi, non per la singola città.

Dall’altra parte del territorio abbiamo il sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta, che invoca la zona rossa per l’intera provincia da qualche settimana, in linea con la posizione del PD provinciale e regionale che chiede di correre ai ripari.

Altri comuni hanno adottato linee che cercano in qualche modi di limitare almeno i contagi a scuola, con ordinanze di sospensione delle lezioni per qualche giorno per sanificare i locali, come Monterosso e Ispica. Altri Comuni, invece, non hanno espresso chiaramente la loro posizione ma deduciamo che, se non hanno detto niente, siano favorevoli a non istituire ulteriori restrizioni. D’altra parte, sembra che la zona più orientale della nostra provincia, quindi Modica, Ispica e Scicli, siano oggettivamente meno colpite dal virus, nel senso che il numero di contagiati, in relazione al numero di abitanti, appare leggermente inferiore rispetto alla zona che fa capo al ragusano e al vittoriese.

L’incontro con l’assessore Ruggero Razza, avvenuto ieri in una video conferenza, non ha fatto altro che confermare quello che già si sapeva: la situazione sanitaria è pericolosamente al collasso.

Che fare, dunque? Appellarsi al buon senso della gente non serve a niente, dato che i contagi continuano ad aumentare. La zona rossa per singoli comuni non funziona, visto che i controlli sono sporadici e limitati. Ci sembra, in questo momento più che mai, che la politica provinciale e regionale navighi a vista, senza un reale piano di intervento e senza sapere come arginare questa pandemia che ci sta colpendo negli affetti più cari. E che stia perdendo pericolosamente tempo prezioso. Speriamo, davvero, di sbagliarci.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it