VARATA LA MANOVRA DAL CDM. ORA IN PARLAMENTO

Lunghi colloqui di Mario Monti con Gasparri e Alfano per il Pdl, con Bersani per il Pd e Casini per il Terzo Polo. Suggeriti aggiustamenti alla manovra con una super Irpef per redditi oltre 75 mila euro, maggiore attenzione alle famiglie, meno scure alle pensioni. Sindacati e Lega contrari per motivi opposti. Poi nel pomeriggio di domenica Consiglio dei Ministtri e botta finale. La Padania auspica addirittura una sorta di indipendenza che non è secessione ma poco ci manca. Se anche il sud, ed in particolare la Sicilia vogliamo risorgere facciamo come Bossi: secessione.

Veramente grave la posizione della Padania che fino ad ieri con Tremonti e soci spadroneggiavano in Italia ed ora confinati all’opposizione non si rendono conto che così facendo non c’è alcuna speranza di uscire dalla crisi. Ed allora se sacrifici ci devono essere li dobbiamo fare tutti in misura adeguata alle proprie possibilità e non sulle spalle dei soliti noti che essendo individuabili per i redditi è facile aggrapparsi. Bersani dice che per l’evasione è previsto poco e per i grandi redditi pure.

Ed allora occorre uno sforzo per far pagare chi non ha mai pagato riversando tutto l’onere nelle famiglie e nella gente che rischia la povertà. Dobbiamo evitare che il motto gattoprdiano tutto cambia perchè non cambi nulla venga sfatato specie per il sud che ha più bisogno di aiuti per non morire.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it