Trentacinque milioni di euro per completare il nuovo ospedale Giovanni Paolo II. Ma non bastano. Intanto già in costruzione la nuova rianimazione con fondi per Covid

Due buone notizie per l’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. Sono già in costruzione i locali, più ampil della nuova rianimazione. Vengono realizzati attraverso fondi che sono stati destinati dalla struttura commissariale anti-Covid della Regione Siciliana. Si tratta di interventi stabiliti negli anni precedenti quando la pandemia ha spostato l’attenzione sul necessario potenziamento di alcune infrastrutture sanitarie, in particolare virando sul potenziamento della rianimazione. I lavori sono in corso ormai da mesi e si spera possano essere completati magari mettendo adeguatamente il piede sull’acceleratore.

I nuovi fondi per il completamento dell’ospedale di Ragusa

L’altra buona notizia, sempre per il nuovo ospedale di Ragusa, riguarda invece lo stanziamento di circa 35 milioni di euro, qualcuno dice quasi 40, da parte del Governo nazionale per la sanità ragusana nell’ambito di uno stanziamento complessivo di circa 100 milioni di euro per la sanità siciliana.

Il ministero della Salute ha completato a novembre, dopo oltre un anno di istruttoria, l’approvazione del piano di investimento delle risorse liberate. Da Roma è arrivato l’ok alla programmazione delle risorse liberate dalla giunta del presidente Musumeci nel dicembre 2021.

Era il 12 novembre del 2005 quando venne posta la prima pietra della costruzione dell’ospedale Giovanni Paolo II. I lavori si conclusero poi nel 2011 ma l’inaugurazione reale avvenne nel 2018. Una parte del progetto complessivo del nuovo ospedale è rimasta da completare. E queste somme serviranno proprio a questo. Ma a quanto pare non bastano. Ne serviranno praticamente il doppio, circa 76 milioni di euro, anche alla luce del costo rialzato dei materiali. Il progetto è in attesa di validazione, poi si dovranno effettuare le gare d’appalto.

Le dichiarazioni della Regione


Proprio ieri la Regione ha commentato i dati riguardanti le strutture sanitarie in Sicilia. Ecco le dichiarazioni:

“La Regione è perfettamente in regola con i tempi previsti per l’ammodernamento del patrimonio edilizio sanitario da realizzare con i finanziamenti statali ex articolo 20 e con i fondi europei. Inoltre, essendo soltanto da poco subentrato il dipartimento della Pianificazione strategica alla struttura commissariale, sono in corso le attività di rimodulazione dei fondi a sostegno dei cantieri già in essere e per la programmazione di quelli da avviare, anche alla luce del recente incremento del costo delle materie prime”. Lo dice l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, commentando alcune notizie pubblicate sulla stampa oggi in merito ai rimborsi europei per l’edilizia sanitaria. Gli interventi, previsti da una delibera di giunta del 2021, riguardano alcuni presidi ospedalieri siciliani, a cominciare dal completamento del nuovo ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, con un finanziamento previsto di circa 35 milioni di euro.

Per quanto concerne, invece, la riorganizzazione e il potenziamento delle terapie intensive e sub intensive, previste dal piano del dl 34/2020, le risorse assegnate ammontano ad oltre 100 milioni di euro. Inoltre, relativamente alle risorse destinate al Cefpas, 28 milioni di euro sono programmati per la ristrutturazione e rifunzionalizzazione della sede di Caltanissetta mentre 5 milioni sono destinati alla sede di Monreale presso l’ex Cres.

Il completamento dei lavori del Cis di Pergusa, infine, sarà possibile grazie al finanziamento di circa 1,4 milioni di euro. «Dopo la conclusione dell’iter ministeriale per l’utilizzo delle risorse programmate, formalizzato il 30 ottobre 2023 – conclude l’assessore Volo – siamo in attesa di ricevere i relativi progetti esecutivi delle opere da parte delle Aziende e degli ospedali del Servizio sanitario regionale pubblico, così da poter procedere all’erogazione dei rispettivi finanziamenti. Questi risultati sono stati resi possibili grazie all’accelerazione della procedura autorizzativa recentemente approvata dal ministero della Salute».

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