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Inizia oggi, 23 febbraio, la rimozione delle canne spiaggiate sul litorale sciclitano

Iniziano stamattina, con un piano di somma urgenza, i lavori di rimozione delle canne spiaggiate dal torrente Modica-Scicli che hanno reso impraticabile un tratto di litorale lungo circa quattro chilometri nel tratto da Arizza a Micenci, quindi fra Bruca e Donnalucata. Un intervento di somma urgenza, contenuto nell’ordinanza sindacale n. 61 del 21 febbraio scorso, che porterà alla bonifica di un litorale sabbioso oggi irriconoscibile per la grande quantità di canne depositate sulla sabbia fino a creare cumuli di oltre un metro. Sono 2000 metri cubi di canne (arundo donax il nome scientifico) che si sono riversate dal torrente Modica-Scicli e dai suoi affluenti proprio dalla foce di Arizza durante le due giornate di pioggia torrenziale del 9 e 10 febbraio scorsi con un evento calamitoso che ha provocato danni in tutto il territorio.

Tre i motivi che hanno portato all’accelerazione dell’intervento.

Uno riguarda il mantenimento delle canne sull’arenile che se così fosse per un tempo prolungato procurerebbe ulteriori danni in quanto, queste, in caso mareggiate, verrebbero insabbiate aggravando le operazioni di prelievo. Del secondo motivo si ha traccia nel verbale della Polizia Locale del 18 febbraio scorso in cui viene riportato che in diversi punti del litorale ci sono stati tentativi di incendio alle tante canne accumulate in spiaggia. Un terzo motivo riguarda la sussistenza di pericolo sia per gli abitanti delle case frontiste alla spiaggia che per i fruitori del tratto di spiaggia in considerazione dell’impossibilità di poter interdire il tratto del litorale senza rischiare che tale provvedimento venga trasgredito.

Sei i pareri raccolti da altrettanti enti propedeutici ai lavori di rimozione delle canne.

L’Asp 7 di Ragusa, la Capitaneria di porto di Pozzallo, il Libero Consorzio comunale di Ragusa, il Demanio marittimo, la Protezione civile e l’Arpa Sicilia si sono espressi sulle operazioni di bonifica favorevolmente e con specifiche prescrizioni tendenti a garantire il rispetto dell’ambiente e del sistema di movimentazione e di smaltimento. Il Comune di Scicli ha incamerato anche i risultati delle analisi su campioni di materiale eseguite presso un laboratorio di Modica che ha attribuito il codice ERR al prodotto da rimuovere. I rifiuti sarebbero biodegrabili e potranno essere recupero presso impianti di compostaggi.