Il piatto del giorno della festa: u iaddu cinu

Piatto che non può mancare nelle tavole ragusane il 29 agosto è certamente “u iadu co cinu” (il gallo ripieno), preceduto da una gustosissima pasta fatta in casa in brodo di carne. Questa la ricetta: pulire tutte le frattaglie del gallo, tritarle finemente, passarle in padella con dell’olio e l’aglio, far rosolare e aromatizzare con una grattata di noce moscata, pepe nero, un’idea di cannella, sale. Togliere dal fuoco e farlo raffreddare.

Versarlo in una terrina ed impastare con le uova non nate ed intere il formaggio grattugiato, il pane abbrustolito, un tritato di prezzemolo, un pizzico di pepe nero, amalgamare il tutto e ripassarlo in padella per qualche minuto ancora, quindi riempire il gallo o la gallina, cucire con filo da cucina. Immergerlo in una grande pentola piena d’acqua assieme a sedano, pomodoro, pastinaca, qualche foglia di alloro, basilico e qualche grano di pepe nero ed il resto a piacimento come per qualsiasi brodo. Per questo brodo non è prevista la cipolla; in genere si usa per la carne vaccina.

Togliere il gallo dalla pentola, colare il brodo, aggiustare di sale, portare ad ebollizione e aggiungere “i tagghiarrini” (capelli d’angelo). Servire “i tagghiarrini” in brodo con del ragusano grattugiato e pepe nero. Il gallo opportunamente tagliato a pezzetti, con dito con olio, sale e pepe nero, assieme al ripieno affettato, servirà come secondo

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