RIDURRE LA TARI A RAGUSA SI PUO’
Ma non si chieda o prometta ciò che non si può mantenere
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Claudio Conti referente del movimento politico Italia in Comune. Ecco il documento:
“La riduzione della TARI 2019 è sicuramente un fatto positivo, ma non risolve il problema dell’elevata tassazione a Ragusa. Non risolve neanche il problema che i cittadini più virtuosi non si vedono riconosciuto il loro grande impegno. In definitiva a Ragusa non viene ancora applicato il principio “ chi inquina paga “. Ciò perché la riduzione del 5% della TARI è lineare. E’ uguale per tutti. Vale sia per chi si impegna al massimo nella RD , sia per chi fa poco e nulla e, crea anche problemi. Perché si possa arrivare a premiare i cittadini virtuosi e abbassare piano piano la tassa rifiuti occorre fare tre cose :
Il costo della TARI è costituito in massima parte dai costi di gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani ( raccolta e trasporto dei rifiuti indifferenziati e differenziati, costi di trattamento e riciclo dei materiali raccolti in modi differenziato, costi di smaltimento dei RSU , costi di spazzamento e lavaggio strade ) e dai costi comuni imputabili ai rifiuti urbani ( costi di accertamento riscossione e contenzioso , costi generali di gestione e quota funzionamento SRR ).
E’ su questi costi che si deve intervenire. Ma i margini sono ristretti. Sui 9.750.000 €/anno del canone d’appalto si può fare poco se non pensare a un’ipotetico blocco del turnover del personale che è sovradimensionato con eventuali effetti sono nei prossimi anni. Si può invece fare qualcosa sul costo di smaltimento. Nel 2018 la raccolta differenziata si è attestata al 39,52% con un conferimento in discarica di oltre 22.000 tonnellate di rifiuti . Se quest’anno ci si mantiene sulla media dei primi due mesi, 68% netto , la Tari del 2020 potrebbe diminuire di circa di 1 milione di € che potrebbe arrivare anche a 1,5 milioni di € se al gestore va fatto rispettare il capitolato d’appalto.
Ma c’è un punto di cui dolersi nella TARI di quest’anno : non c’è alcuna misura tariffaria a sostegno della riduzione dei rifiuti e dell’economia circolare. Sarebbe stato opportuno prevedere sconti per gli esercizi commerciali che si convertono al Plastic Free vista l’emergenza plastica, a questo proposito è necessaria un’ordinanza sindacale, sconti per la cessione a titolo gratuito di eccedenze alimentari, sconti per esercizi di vicinato che effettuano vendita alla spina, per la somministrazione esclusiva di acqua del civico acquedotto da parte dei pubblici esercizi, per la vendita di bevande con il sistema del “vuoto a rendere”.
La Tari si può ridurre ma non aspettiamoci molto . Chi invoca grandi sconti non sa di che parla. Purtroppo a Ragusa , come in tutto il sud, paghiamo tanto per la dissennata politica del passato che ha gonfiato gli organici del servizio rifiuti a dismisura per motivi clientelari. Trentadue unità a tempo pieno in più in 7 anni , 19 con il sindaco Di Pasquale PD e 13 con il sindaco Piccitto M5S che sono costati alla città 1,3 milioni di €/anno tutti a spese dei cittadini”.