“In pratica con la nuova normativa si pone l’obbligo ai proprietari delle locazioni turistiche – prosegue Massimo Garofalo – di produrre quei documenti che di solito sono necessari per avviare una struttura extra alberghiera “imprenditoriale”. Infatti, se per le strutture imprenditoriali è prevista la c.d. SCIA, per le locazioni turistiche la nuova normativa prevede, tra i vari documenti più significativi, l’abitabilità o SCA che racchiude in sé numerosi allegati tipici della SCIA come ad esempio: la relazione tecnica di asseverazione e agibilità; il certificato di collaudo statico o di regolare esecuzione delle opere strutturali; la dichiarazione sul superamento delle barriere architettoniche; le dichiarazioni di conformità/rispondenza degli impianti; la dichiarazione relativa al contenimento energetico ecc.”
“Ciò che lascia perplessi e disorientati – prosegue ancora Massimo Garofalo – è il fatto che questi nuovi adempimenti, cui sono tenuti i proprietari delle locazioni turistiche in tutta la Sicilia, sono state rese note solo pochi giorni fa dall’osservatorio regionale sul turismo anziché essere espressamente indicati nel D.A. del 27/07/2022. Tenuto conto dei termini strettissimi previsi per la richiesta del CIR, entro il 30 di settembre p.v., l’assessore Manlio Messina non ritiene opportuno prorogare i termini di qualche mese per consentire alle locazioni turistiche di adeguarsi? Non si ritiene eccessivamente penalizzante, per chi opera in regime non imprenditoriale, aver previsto una SCIA mascherata interrompendo di fatto gli affitti brevi per i prossimi mesi? Ed ancora, che senso ha richiedere le perizie asseverate degli impianti se già questi costituiscono parte integrante della Segnalazione Certificata di Agibilità?”
Se l’assessorato regionale al turismo non riconsidera i criteri per l’attribuzione del CIR alle locazioni turistiche – conclude Massimo Garofalo – si rischia, almeno per i prossimi mesi, di sospendere l’attività di migliaia di locazioni brevi in tutta la Sicilia con considerevole riduzione dei posti letto e conseguente riduzione drastica delle presenze di turisti stranieri nella stagione autunnale. Ospiti stranieri che, statisticamente, preferiscono soggiornare nelle case dei nostri centri storici. Sarebbe questo il risultato di una riforma che, anziché rilanciare il turismo nell’isola e contrastare l’abusivismo, lo priverebbe delle tanto contrastate locazioni turistiche regolari.
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