Una norma per valorizzare il tartufo siciliano, presente anche in provincia di Ragusa e in varie province siciliane. E’ il disegno di legge n 496 presentato all’Ars con primo firmatario l’on. Nello Dipasquale, che si vuole valorizzare e sviluppare un’azione tesa a dare il giusto risalto al tartufo siciliano. A Ragusa Ibla, all’auditorium San Vincenzo Ferreri, è iniziata la doppia sessione per approfondire questo argomento. Dopo i lavori di questo sabato pomeriggio si proseguirà questa domenica mattina 2 febbraio (a seguire il programma in dettaglio) con la possibilità di mettere a confronto esperti e studiosi del settore anche per tutelare e allo stesso tempo promuovere questo particolare, pregiato e ricercatissimo fungo.
“I tartufi, in un contesto economico fragile come quello delle zone interne e montane – ha spiegato Dipasquale, che ha firmato il ddl assieme ai deputati Pd Giovanni Cafeo e Michele Catanzaro – potrebbero rappresentare una valida occasione di rilancio economico per la Sicilia. E’ necessario sviluppare il progetto, già da tempo avviato dalla Regione, finalizzato sia ad individuare aree adatte per lo sviluppo della tartuficoltura che alla verifica e al monitoraggio di eventuali tartufaie naturali, – ha continuato – regolamentando un settore di notevoli potenzialità applicativo, proteggendo al contempo l’ambiente e ponendo freno alla raccolta indiscriminata dei tartufi”.
L’iniziativa legislativa sarà illustrata nel dettaglio questa domenica mattina 2 febbraio. E’ elaborata grazie alla collaborazione del Centro di ricerca tartufo e tartuficoltura Sicilia, dell’Università di Palermo, Dipartimento Saaf e di alcune associazioni micologiche siciliane, tra le quali: l’Associazione micologica “La ferula“ di Mazara del vallo il Gruppo Micologico Siciliano onlus di Palermo , l’Associazione Micologica Econaturalistica Trinacria onlus di Palermo, l’Associazione micologica Padre Bernardino di Ucria, l’Associazione Micologica e naturalisica onlus “MICELIA di Palermo, il gruppo micologico Akrense di Palazzolo Acreide.
Il convegno è promosso a Ragusa Ibla con il patrocinio della Camera di Commercio del Sud-Est, dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’Associazione Micologica Econaturalistica Tartufai Siciliani.
“Ci siamo resi conto – conclude Dipasquale – che il tartufo esiste in tantissime aree di Sicilia, sia sul versante orientale che in quello occidentale. E’ quindi un’altra ricchezza dell’isola e bisogna trovare un modo per valorizzarlo”.
A seguire il programma della seconda parte in programma questa domenica mattina 2 febbraio
Moderatore – Gabriele Cantaro
Ore 10 – “Ddl 496. Norme in materia di raccolta, coltivazione, commercio e tutela del consumo dei tartufi nella Regione Siciliana”, on. Nello Dipasquale
A seguire:
Concluderà: Gabriele Cantaro, presidente associazione AMETAS
Prevista una degustazione a cura della sezione di Chiaramonte Gulfi dell’Istituto Alberghiero “Principe Grimaldi”.