TUTTO DALLA CITTA’ DI VITTORIA

Il quinto elemento. Conferenza stampa di presentazione

Il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha convocato per giovedì 21 marzo alle ore 10:30, nella Sala conferenze della Fiera Emaia, la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “Il quinto elemento. Improvvisazione forzata per musica, pittura, video, gusto”, in programma per venerdì 22 alle ore 21 al Teatro comunale. Sul palcoscenico, Francesco Cafiso, Vincenzo Cascone, Giovanni Robustelli e Ciccio Sultano, per la prima volta insieme per un insolito viaggio dentro la natura.

Alla conferenza stampa saranno presenti, oltre al primo cittadino, il presidente della Fiera Emaia, Giovanni Denaro, il presidente della Pro Loco, Tiziana Lamantia, e i quattro protagonisti dell’appuntamento culturale.

 

Nicosia: allo studio un pacchetto di proposte per combattere erosione della costa e sabbia sul lungomare 

Il sindaco, Giuseppe Nicosia, replica alle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione dal consigliere comunale Giovanni Moscato e dal rappresentante del movimento “Vittoria che cambia”, Nello Dieli, a proposito della rimozione della sabbia dal lungomare della Lanterna, a Scoglitti.

“Mi aspettavo queste critiche  – dichiara il primo cittadino -. Gli stessi che si lamentavano per la presenza della sabbia alla Lanterna ora hanno da ridire sulla sua rimozione. A Moscato, che vuole sapere come verrà utilizzata la sabbia prelevata dal lungomare, rispondo che ci costruiremo dei castelli per i bambini che giocano a fare politica. I fratellini d’Italia potranno così divertirsi, e se porteranno Ignazio La Russa, li faremo giocare pure ai soldatini. Mentre c’è chi gioca con i comunicati stampa pur di conquistare un minimo di visibilità, c’è chi lavora per risolvere i problemi. Ieri mi sono recato al lungomare di Scoglitti per controllare le condizioni dei luoghi; da un lato si assiste ad un’eccessiva desertificazione, dall’altro all’erosione della costa. Quest’ultimo fenomeno, per chi ancora non l’avesse capito, è stato causato dagli errori progettuali del prolungamento del porto, che risale agli anni Ottanta; è quindi evidente che non è addebitabile all’amministrazione comunale, così come è evidente che né il prelievo della sabbia né il puntellamento della strada rappresentano la soluzione definitiva. Il Comune sta predisponendo un pacchetto di proposte, alcune delle quali sono già state prospettate alla Regione; pensiamo al prelievo di un grande quantitativo di sabbia  (in maniera da creare un forte dislivello al limite della strada), da utilizzare per il ripascimento della zona soggetta all’erosione; alla creazione di un’ulteriore barriera che allarghi il lungomare e serva da secondo waterfront e da parziale ostacolo all’insabbiamento. Su questa problematica chiamiamo il Demanio e l’assessorato regionale Territorio e Ambiente ad assumersi le proprie responsabilità. Proprio questa mattina l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Avola, si è recato nuovamente a Palermo per interloquire con i responsabili degli uffici regionali”.

 

Nicosia: priorità il lavoro e la ripresa economica

Il sindaco Giuseppe Nicosia, intervenendo sul quella che lo stesso sindaco definisce la “ritrovata unità d’intenti tra l’assessore Gurrieri ed il segretario del Pd”, ha dichiarato di “condividerla e di essere compiaciuto del rinnovato clima d’intesa politica che ne deriva”.

“Ritengo, però – ha continuato Nicosia – che la loro azione parta con il piede sbagliato e mi costringe, mio malgrado, ad introdurmi nel dibattito, visto che si sbilanciano in ricette programmatiche che coinvolgono l’amministrazione e la sua azione futura. Per il loro programma futuro, la vera azione è ridurre i costi della politica; penso che siano ben lontani dalla realtà e non abbiano compreso quali priorità necessitino in questo momento in città. I costi della politica sono temi buoni per i livelli nazionali e regionali, dove le ventimila euro dell’indennità e i benefit sono la regola e dove la riduzione del numero dei parlamentari sarebbe buona cosa, come lo sarebbe anche l’eliminazione o una fortissima riduzione del contributo elettorale ai partiti. Temi che, però, non possono essere utilizzati come ricetta per le amministrazioni locali, dove invece le indennità sono veramente ridotte all’osso. Quindi, non tanto perché non potremmo accettare la riduzione dei novecento euro di un assessore o le milleseicento euro di un sindaco che non si mettono in aspettativa dal loro lavoro, ma anche perché le eventuali percentuali di tagli, che potrebbero essere il venti o il trenta per cento, non diminuirebbero di alcunché, se non di poche migliaia di euro, il bilancio comunale; viceversa, non arricchirebbero una seria politica d’intervento, data la loro scarsa entità; mi sembra una posizione onestamente un po’ ruffiana nei confronti del populismo dilagante che vi è su questi temi. Io penso che chi vuole dettare ricette per lavorare nell’amministrazione comunale degli enti locali, fermo restando, appunto, che abbiamo un programma ben definito e che è questo che va assicurato ai cittadini, deve capire che oggi le vere emergenze della nostra città, in particolare, e di tutte le città, in generale, sono il lavoro e la creazione di occasioni di crescita economica; prima di tutto, di resistenza delle piccole e medie imprese o di quei soggetti che, ancora oggi, hanno la possibilità di avere un lavoro e poi creare, semmai, le condizioni di ripresa economica delle città, incentivando gli appalti, aiutando ed incentivando i sistemi di servizi sociali per fare da paracadute alle tantissime situazioni di difficoltà economica; investendo sui soggetti su cui si sta lavorando, cercando, anzi, di snellire le pratiche burocratiche, di portarle a compimento entro il più breve tempo possibile e che possano sviluppare energie, oltreché nuove risorse economiche, come tutta la serie di progetti sul fotovoltaico o di bandi come il Gruppo di azione costiera, e di pressare affinché si realizzino al più presto le zone franche. Questi  sono i sistemi e le procedure su cui, chiunque si senta impegnato nell’amministrazione comunale, deve ora pigiare l’acceleratore, perché forse è venuto il momento di dedicarsi meno ai proclami, agli spot ed ai messaggi e, invece, dedicarsi a tanto lavoro e pressare affinché le pratiche siano molto più snelle ed efficaci, e poi sarà fin troppo facile promuovere l’attività dell’amministrazione comunale, parlare bene dei risultati raggiunti e guardare al futuro con maggiori prospettive”.

 

Nuovi alloggi di edilizia popolare in Viale Europa

È stato firmato questa mattina, nella sede dello Iacp di Ragusa, il contratto di appalto per i lavori di costruzione di venti nuovi alloggi popolari a Vittoria.

“La spesa prevista – dichiara l’assessore all’Urbanistica, Giovanni Caruano – è di un milione e 485 mila euro. Gli alloggi saranno realizzati in Viale Europa, nell’area adiacente alla costruzione Iacp già esistente. Sono stati altresì appaltati i lavori di completamento di altri venti alloggi, per un importo di 966 mila euro; per questi ultimi si è in attesa dell’esito di un giudizio intrapreso dalle imprese concorrenti. A quanto è dato sapere, il giudizio dovrebbe risolversi entro il prossimo mese di aprile  e quindi il contratto potrà essere firmato prima dell’estate. Gli uffici comunali dell’Urbanistica  e lo Iacp hanno lavorato in sinergia, superando i problemi che avevano fermato l’iter d’approvazione di questi due importanti progetti di costruzione. Voglio ringraziare il dirigente dell’Istituto autonomo case popolari di Ragusa, Giovanni Scuderetti, che ha curato la progettazione ed ha dimostrato disponibilità e professionalità. Grazie a questi nuovi appalti, la città di Vittoria avrà a disposizione, speriamo in tempi brevi, ben quaranta alloggi che potranno dare una risposta a chi aspetta da molti anni una casa. Per l’assegnazione si rispetteranno i criteri della legge 1035 del ’72, che tiene conto delle condizioni economiche e familiari dei richiedenti”.