È Michele Tasca, nella doppia veste di Presidente di ADOC, associazione di Consumatori aderente al sindacato UIL, e di segretario cittadino di Territorio a farsi interprete di numerose lagnanze di cittadini che contestano uno stato del servizio di trasporto pubblico, in città, in tutta evidenza ormai senza controllo.
Da diversi anni, in coincidenza con l’espansione del centro abitato, si attende una profonda revisione del servizio e la messa in discussione degli accordi con l’Azienda Siciliana Trasporti che gestisce il servizio.
Si era detto che nello scorso mese di dicembre sarebbe scaduto il contratto, ma non ci sono notizie al riguardo e nessuna, in particolare, sul rinnovo dell’accordo.
L’assessore comunale al ramo, come per altri settori, e assai riservata in merito alle strategie che si vogliono adottare, ha accennato al servizio di trasporto pubblico a proposito del Piano di Mobilità Sostenibile, ma tutto è rimasto nel libro dei sogni di questa città.
Si parla di nuova stazione degli autobus, extraurbani, di misure per limitare l’uso delle automobili, ma non si parla mai di rendere il servizio esistente minimamente accettabile.
Ci sono parti della città che sono servite malissimo, le corse sono poco frequenti, i ritardi all’ordine del giorno, spesso vengono soppresse senza preavviso e senza servizi sostitutivi, le periferie sono del tutto dimenticate.
La situazione è insostenibile, evidente che l’assessore, per motivi che restano sconosciuti, tenta di intrattenere rapporti buoni con l’AST, parla di grande impegno e di volontà di migliorare, ma continuare a ignorare le esigenze di un servizio che deve essere al passo con i tempi non è più tollerabile.
La città, i cittadini, attendono interventi concreti e non chiacchiere, fra l’altro anche il servizio informativo è gestito malissimo, con paline che sono solo pubblicitarie, non ci sono pensiline in numero adeguato e quelle che ci sono in stato di abbandono.
L’assessorato non ha provveduto nemmeno a fornire semplici volantini con gli orari, non si può incentivare l’uso del mezzo pubblico con adeguate campagne promozionali e informative, non si può sapere quanto ci costa questo servizio scadente e quanto ci costerebbe un servizio adeguato alle esigenze della città.
Occorre anche per questo settore una attenta verifica del lavoro svolto e servirebbe procedere ad una rotazione di assessori e dirigenti perché, in alcuni settori, sembra prevalga uno stato vegetativo che non si attaglia alle buone intenzioni della campagna elettorale.
Di recente alcune vetture sono state sostituite con mezzi più piccoli, più maneggevoli, e la cosa è stata presentata come una conquista per la nostra città.
Si è trattato di un rinnovo del parco autovetture, urbano ed extraurbano che ha interessato l’AST e non c’è nulla di particolare per la nostra città, nessuna conquista, nessun trattamento di riguardo.
Piuttosto, si deve segnalare che gli anziani lamentano una accessibilità alle vetture meno agevole del passato, per cui sarebbe d’uopo un controllo in tal senso perché, pare, si sono verificati, piccoli incidenti, fortunatamente senza danni per i malcapitati che troverebbero l’altezza dell’ingresso alle vetture alquanto scomoda scomoda.