TRAMITE I FONDI JESSICA SI PREVEDE DI INVESTIRE 100 MILIONI DI EURO

La riqualificazione urbana del centro storico grazie ai fondi Jessica e ad uno strumento innovativo come le società di trasformazione urbana. Il Comune di Ragusa ha presentato stamani un progetto a metà tra l’avveniristico e il realistico ma che segna una sorta di discontinuità rispetto al passato. Nei fatti è stato consegnato alla città un masterplan con progetti che prevedono interventi in cinque zone centrali del capoluogo attirando risorse economiche attraverso i fondi Jessica con un investimento complessivo di 100 milioni di euro. Un lavoro proficuo, presentato in mattinata in un convegno che ha presentato quanto fatto nel corso degli ultimi due anni grazie alla sinergia nata tra l’Assessorato alla Città del Comune di Ragusa, con l’Ordine degli Architetti, l’Ordine degli Ingegneri, il Collegio dei Geometri, la Confcommercio, la Cna, l’Ance, la Legacoop, la Confesercenti, ed ancora Ecosfera e la Bei, la Banca Europea per gli Investimenti.

Dopo i saluti  del presidente della Camera di Commercio Pippo Cascone, il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, ha ricordato gli investimenti fatti dal Comune per la riqualificazione del centro storico: “Vogliamo cambiare il volto di Ragusa grazie ai fondi Jessica che prevedono il risanamento e la progettazione di cinque zone del centro storico. Il valore aggiunto in questo processo di pianificazione è stato quello della partecipazione delle associazioni datoriali e degli ordini e collegi professionali. La politica partecipata non è stata uno slogan”. L’attenzione è stata dunque rivolta al nuovo processo di risanamento avviato su input dell’Amministrazione con la collaborazione dei professionisti iblei. “Siamo all’epilogo – spiega l’assessore alla Città, Gino Calvo – insieme ai soggetti che sostengono l’iniziativa, abbiamo consegnato alla città un’idea progettuale per immaginare Ragusa nel prossimo futuro. Un atto preliminare che sarà seguito dai necessari passaggi amministrativi per la formazione della Stu, la società di trasformazione urbana, che presenterà i progetti alla Bei (la Banca Europea per gli Investimenti) accendendo infine ai fondi Jessica”. Cinque le aree di intervento individuate: la rotonda Maria Occhipinti, piazza San Giovanni, l’area limitrofa alla vallata Santa Domenica e alla via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l’ex scalo merci e le aree comprese tra via ing. Migliorisi e viale Sicilia. Il tema della rivitalizzazione del centro storico attraverso lo sviluppo urbanistico e la riqualificazione urbana è stato illustrato e approfondito da Ennio Torrieri, dirigente comunale del settore urbanistica: “Pensiamo alla riqualificazione come una vera e propria “rigenerazione”, termine che implica il concetto di rinascita ed insieme di rivitalizzazione, attraverso interventi che riguardano non solo l’ambiente, ma anche le componenti socio economiche, e dunque i servizi, a partire dai parcheggi”.

La Stu, a capitale misto pubblico-privato, realizzerà gli interventi. Ma ad anticipare questo passaggio è la redazione di uno studio preliminare, per l’appunto il masterplan, elaborato da un gruppo misto di ordini professionali e collegi che mette a punto le linee guida da seguire. “E’ il risultato – ha spiegato l’architetto Gaetano Manganello coordinatore del gruppo – di un percorso iniziato da due anni, sviluppato attraverso una serie incontri con i rappresentanti della Bei e per arrivare al più presto alla formazione della Stu. Lo studio preliminare individua una progettualità comune degli interventi del centro storico. Sono previsti sia interventi di restauro conservativo che in chiave moderna, nelle aree più degradate dove si può intervenire ricorrendo  ai  mezzi dell’architettura”. L’importanza di un progetto organico per tutto il centro storico, è stato l’aspetto che ha tenuto a sottolineare Gianni Gulino, vice presidente dell’Ascom di Ragusa intervenuto in rappresentanza degli ordini professionali, di tutte le associazioni di categoria: “Insieme siamo riusciti a condividere un progetto di massima, pensando al centro storico che vorremmo nel prossimo futuro”. Interessanti i progetti.

La rotonda Maria Occhipinti potrà essere cambiata prevedendo attività particolari come botteghe artigianali, servizi per la residenza, strutture turistico-ricettive, parcheggi ed infrastrutture pubbliche, verde, attrezzato. Un esempio di trasformazione urbana è stato suggerito dal workshop Ragusa-Stoccolma prevedendo per il cuore di Ragusa una serie di attività di natura sociale, culturale ed economica. Per i bassi dell’ex palazzo Ina e per piazza San Giovanni si pensano ad attività di riconversione per consentire sale culturali, spazi per la musica perfino una mediateca. Per l’area della vallata Santa Domenica si punta anche in questo caso a verde attrezzato, residenza, servizi, uffici e studi professionali, botteghe artigiane, piccole attività commerciali. L’ex scalo merci potrebbe essere riconvertito con la creazione di strutture turistico-ricettive, un museo, infrastrutture pubbliche, attività sportive e soprattutto un grosso parco urbano. Infine l’area compresa tra via ing. Migliorisi e viale Sicilia dovrebbe ospitare strutture per favorire le attività collettive.