TAVERNITI PRESIDENTE SAC DOV’E’ STATO IN TUTTO QUESTO TEMPO?

Ha gelato l’entusiasmo di un territorio che crede in questa struttura e vuole a tutti i costi sostenerla” “Non sorprendono le dichiarazioni dell’ingegnere Enzo Taverniti, originario di Reggio Calabria, presidente di Confindustria Ragusa, presidente di Sac, quando inutilità dell’apertura dello scalo comisano senza che siano ancora ratificati i contratti con le compagnie aeree. Verrebbe da chiedersi: ma dove è stato in tutto questo tempo? Non sorprendono perché il presidente non ha mai mostrato versatilità alla apertura del Magliocco, un concetto ripetutamente espresso negli anni passati in Consiglio e in Giunta camerale di Ragusa.

E pur tuttavia le sue dichiarazioni sono gravissime e insensate in quanto appaiono scollate da responsabilità all’avvio del Magliocco di cui si sarà dovuto pure fare carico. Inoltre, riteniamo non siano solo sue bensì anche dell’amministratore delegato di Sac, ingegnere Gaetano Mancini (a meno che non le smentisca) e, a salire, dei vertici di Confindustria Sicilia di cui i predetti sono espressione. Quando il territorio ha manifestato appieno il proprio grande entusiasmo, per avere raggiunto un traguardo atteso da anni, c’è chi ha voluto gelarlo con dichiarazioni inopportune per tempistica e per contenuti”.

Così il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, e il presidente di Commerfidi Ragusa, Salvatore Guastella, intervengono, a nome dell’intero sistema di Confcommercio dell’area iblea (quindi tutti i presidenti delle sezioni cittadine e i vertici dei vari sindacati di categoria), nella vicenda riguardante l’apertura e l’avvio dell’aeroporto di Comiso. “Ci verrebbe da chiederci – affermano Magro e Guastella – se anche tutti gli altri associati di Confindustria Ragusa la pensano in questo modo, se anche loro, che erano presenti lì, non hanno percepito e condiviso tutto questo entusiasmo attorno all’attivazione del nuovo aeroporto. Ci verrebbe da capire se il mondo delle imprese non ritiene questa infrastruttura importante e se, piuttosto, non voglia darsi da fare per cercare di sostenerla già nella fase di start up, facendo sentire, con fatti ed opere, tutta la vicinanza di un territorio che ha voglia di percorrere strade nuove. Sentire riaffermare certi concetti non fa altro che farci rivivere le vecchie e riconosciute resistenze di una certa parte della Sicilia che questo aeroporto forse non lo ha mai voluto, anzi se lo è trovato tra i piedi, come un ingombro. Un ingombro costato caro, tanti e tanti milioni di euro, ma sempre meglio dell’arrivo di qualche altro competitore che avrebbe messo il sale sulla coda. Se questa stessa parte non se la sente di andare avanti, lo dica chiaramente. Ci daremo di verso. Comunque, questo territorio non starà con le mani in mano. Sappiamo e, soprattutto, sapevano benissimo che l’inizio di questa avventura sarebbe stata in perdita, che lo scalo sarebbe costato più di quanto avrebbe potuto guadagnare, ma nel frattempo il territorio prenderà risorse nuove, fresche, dall’arrivo dei turisti, uno, dieci mille, centomila. E’ un concetto generale, che vale per qualunque “bottega”. Ma tant’è, forse non sono informati. Perché da qui a dire stiamo ancora fermi e non mettiamo in moto il motore di questa macchina meravigliosa ce ne corre”. “A questo punto – continuano Sergio Magro e Salvatore Guastella – Confindustria  Ragusa e le altre associazioni datoriali di categoria facciano sapere, non certo a noi ma all’intero territorio ibleo, cosa intendono fare con l’aeroporto.

Se, soprattutto, vogliono accomunarsi a questo entusiasmo e lavorare fattivamente o aspettare, aspettare, aspettare. E come ora appare chiarissimo, nonostante un Tutto che ben si identifica, alla fine ce l’abbiamo fatta. Confcommercio Ragusa ha ricevuto già la disponibilità al fare della migliore e laboriosa imprenditoria iblea, all’insegna dello slogan “Io ci sto”. Grazie a loro e con loro andremo avanti in questa straordinaria avventura, per trasformarla in realtà concreta e produttiva per questa area che ieri, all’apertura, ha visto anche imprenditori ed amministratori del Calatino, dell’Ennese, del Nisseno, dell’Agrigentino, del Siracusano e del Catanese. Tutti folli? Grazie anche alla Camera Commercio di Ragusa, al commissario on. Sebastiano Gurrieri, che non mancherà di dare immediata disponibilità di importanti risorse, risorse delle imprese ragusane, per favorire l’immediato decollo dello scalo”.