SUCCESSO PER IL III APPUNTAMENTO “AD ALTA VOCE”

Tanti applausi nella sede di  Liberiecittadini, in Piazza Bonadies a Giarre, per gli autori, giornalisti, poeti e scrittori, dell’Elogio alla Tartaruga, proposto con successo dal prof. Mario Grasso, curatore letterario della casa editrice Prova d’Autore, i cui scritti sono stati commentati e introdotti al pubblico dalla prof.ssa Cecilia Belfiore che ha espresso vivo apprezzamento per le opere originali e creative, intitolate alla figura metaforica e mitica della tartaruga di: Sonia Baglieri, Stefania Calabrò, Grazia Calanna, Luigi Carotenuto, Giuseppe Carracchia, Dario Consoli, Adriano Di Stefano, Renata Governali, Marina Gerrisi, Rosa Maria Irrera, Rigo Mossara, Aurora Romeo, Daniela Saitta, Sara Smigoro, Giulia Sottile e Stefania Zuccarello. Un vero è proprio successo questo terzo appuntamento inserito nel programma di “Ad Alta Voce”, pregevole iniziativa culturale guidata da Salvo Patanè, Pietro Barcellona e Mario Grasso. “Voci isolane raccontano se stesse, le loro opere, la loro terra per fornire uno spaccato del nostro tempo e dei nostri luoghi. – ha ribadito l’architetto Salvo Patanè, vice presidente della Commissione consiliare Cultura della Provincia regionale di Catania  –  Il nostro proposito è quello di far rivivere la nostra isola grazie all’incontro di queste personalità che hanno fatto della parola il centro gravitazionale delle loro esistenze”. Ancora applausi per i protagonisti Giuseppe Testa (giornalista e scrittore) e il prof. Carmelo D’Urso.

“La Sicilia è un racconto in sé, si racconta da sé, come si racconta da sé un mito– dice Giuseppe Testa– Nei dieci anni d’oro della psicoanalisi (1895-1905) la fisica teorica faceva esplodere l’universo come una galassia nel frullatore; spazio, tempo diventano concetti discutibili, categorie opinabili… Allora (Freud) cominciò a sentire il proprio lavoro vicino a quello dei fisici. Può darsi pensasse di essersi inerpicato sulle spalle di quei giganti che per Newton erano stati Copernico, Galileo, Keplero: ma se il punto più elevato non era che la postazione di un astronomo, l’esploratore si era già fatto cosmonauta”. Interessante anche l’intervento dell’avv. Carmelo D’Urso che ha regalato ai numerosi presenti una carrellata di  gradevoli testimonianze di vita incentrate su diverse e particolare figure o “tradizioni” siciliane, ironizzando simpaticamente sulle “corsie preferenziali” e agli opportunistici e repentini cambiamenti di comportamento di fronte a “presunte personalità”.