SIGLATO L’ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA FIERA EMAIA ED I COMUNI DI GELA E NISCEMI

Siglato stamani, al Comune di Gela il protocollo di intesa tra Comune di Gela, Comune di Niscemi e Fiera Emaia. Gli enti erano rappresentati dai primi cittadini di Gela, gli avvocati Angelo Fasulo e Giovanni Di Martino, dal vicesindaco di Vittoria, dott. Salvatore Garofalo, dal direttore di Fiera Emaia, dott. Giuseppe Sulsenti. Presente anche il consigliere comunale di Vittoria, Giuseppe Scuderi.

 

            L’intesa prevede, da parte degli enti interessati, un’azione sinergica di promozione di Fiera Emaia nei rispettivi territori interessando le associazioni di categoria e le imprese, mentre l’Ente fieristico, per parte sua applicherà delle facilitazioni per agevolare la partecipazione alla Campionaria nazionale Novembrina 2011 in programma a Vittoria dal 5 al 13 Novembre, degli imprenditori del comprensorio di Gela e Niscemi. 

 

            “Crediamo fortemente nello spirito che anima questo incontro – ha dichiarato in apertura di conferenza stampa, il sindaco di Gela, Fasulo -, e nella possibilità di lavorare insieme, se il caso, anche per potenziare la Fiera Emaia. In Sicilia non ci sono più Campionarie nazionali ed avere a pochi chilometri di distanza una struttura fieristica rappresenta un’occasione economica anche per i nostri imprenditori. Abbiamo una economia similare e la volontà di sollecitare un territorio omogeneo guardando al futuro scelte che sono necessarie nella gestione, in generale, dei servizi. Questo protocollo di intesa non è un atto fine a sé stesso ma una opportunità di crescita e di sviluppo su cui lavorare insieme”.

 

            Il primo cittadino di Niscemi, Giovanni Di Martino ha sottolineato la volontà dell’ente da lui rappresentato: Vogliamo formalizzare ed istituzionalizzare, attraverso impegni precisi, un rapporto che di fatto già dal punto di vista territoriale e economico esiste: centinaia di imprese di Gela, decine di imprenditori di Niscemi, giornalmente hanno rapporti commerciali nel Vittoriese e nel distretto produttivo dell’ortofrutta e della fascia trasformata. L’intesa con Fiera Emaia rappresenta per nostre aziende artigianali, commerciali e di produzione agricola in generale, una possibilità di rilancio e di visibilità in un momento in cui è necessario fare sistema per fronteggiare la difficile congiuntura tra il contesto di crisi economica, i sistemi della globalizzazione nella prospettiva di un Mediterraneo senza confini”.

 “Riuscire a mantenere vive la manifestazioni fieristiche in periodi di crisi, non è semplice ed il segnale forte che deve partire dalle amministrazioni comunali deve essere quello di credere, a ragion veduta, nel rilancio economico e commerciale – ha detto il vicesindaco di Vittoria, Salvatore Garofalo -. Il comprensorio non si arrende rispetto ad una congiuntura che mortifica le economie di questo lembo di

Sicilia. L’Emaia è un esempio di resistenza nei confronti di una crisi che tende a spazzare vie queste iniziative. Il territorio e gli Enti si mettono in sinergia mettendo di lato i municipalismi. Uniti vogliamo non solo resistere ma rilanciare. La nostra è una economia di piccola e media impresa, agricoltura ed indotto. Puntiamo allo sviluppo facendo squadra; Gela e Niscemi sono primi interlocutori in un’azione che vuole coinvolgere altre amministrazioni ed enti locali in una intesa che guarda con particolare attenzione la Sicilia sud orientale ed il bacino del Mediterraneo”.

 

Il direttore di Fiera Emaia, Giuseppe Sulsenti ha voluto in premessa ringraziare la precedente dirigenze ed il consiglio di amministrazione che già lo scorso anno avevano avviato il dialogo con le amministrazioni di Gela e Niscemi. “In periodo di crisi, l’Emaia assume un ruolo importante: rappresenta una vetrina per gli espositori, le imprese, un punto di contatto con le famiglie ed i buyers. Abbiamo l’attenzione della Provincia di Ragusa, della Camera di Commercio ma lamentiamo la scarsa considerazione della Regione Siciliana. Chiusa la Fiera di Palermo, commissariata da un decennio quella di Messina, siamo l’unica realtà viva nel Sud Italia eppure la Programmazione regionale destina 8 milioni di euro a supporto di due fiere improduttive, ignorando la nostra realtà, pochi mesi prima del fallimento della prima, e questo nonostante numerosi incontri e sollecitazioni”.