SFIGMO E FONENDO

Con la firma da parte del Ministro Brunetta della terza Circolare sulla trasmissione on line all’INPS dei Certificati di Malattia pare,e dico pare,essersi rasserenato il clima intorno a tale strumento informatico ritenuto dall’Amministrazione il primo passo verso una informatizzazione completa del Sistema Sanitario. Questo perché all’orizzonte già si parla di “ricetta on line” (già in sperimentazione in quattro Regioni) e di FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico)del quale sono state approvate le Linee Guida e la definizione “l’insieme dei dati e documenti digitali di tipo socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi,riguardanti l’assistito”.

Ma torniamo al Certificato Online;toccherà alle Regioni la competenza organizzativa per le sanzioni mentre non pare chiaro a chi tocchi finanziare nelle strutture Pubbliche gli strumenti tecnici e le apparecchiature;di certo gli Unici Finanziatori del nuovo sistema fino ad ora siamo stati i Medici di Famiglia. Eppure tutti i Medici,sia quelli di Famiglia che di Guardia Medica,sia gli Ospedalieri che gli Specialisti Pubblici e Privati hanno l’obbligo di fornirsi di PIN e di certificare,un obbligo che prima ancora di essere giuridico è deontologico. Il Certificato deve essere rilasciato ai Dipendenti  Pubblici e Privati (salvo qualche eccezione che riguarda Militari ed equiparati) e questi devono pretendere che a rilasciarlo sia il Medico che visita,che diagnostica e che indica una prognosi;non è possibile poi farsi rilasciare il Certificato dal Proprio Curante pena il rischio di dover  trasformare la “malattia” in altre modalità giustificative dell’ assenza (ferie, permessi etc).

Tutto ciò è ancora più vero per assenze brevi;ad esempio la malattia del Sabato non è più certificabile il Lunedì mattina in quanto il sistema prevede che la data di rilascio del Certificato non può essere successiva alla data di fine prognosi così come non è più possibile (come ahimè succedeva in alcune Uffici pubblici) chiedere a posteriori,dopo che si è rientrato al lavoro,l’attestazione (difficile in questo caso usare correttamente il termine certificazione) di una malattia di certo nota al medico e dallo stesso gestita.

Per i Medici Ospedalieri dell’Emergenza,cioè per i Pronto Soccorso,la Terza Circolare ribadisce che tocca alle strutture individuare le soluzioni tecnico-amministrative in modo che la Certificazione venga rilasciata contestualmente al Verbale di Pronto Soccorso.

Le sanzioni scattano se si accerta il dolo o la colpa,sono previste sanzioni graduali e proporzionali e ovviamente sono escluse nel caso di malfunzionamento o guasti del sistema;in ogni caso la responsabilità di fare o non fare ricorso alla modalità telematica è e resta in capo al Medico Certificatore (cioè a tutti i Medici Pubblici e Privati) e nessuna pretesa può esserci da parte del datore di lavoro sulla tipologia della Certificazione (se on line o cartacea).

PS: In Europa i primi tre giorni di Malattia sono autocertificati dai Lavoratori;noi dello SMI (Sindacato Medici Italiani) ritorniamo a proporre con forza tale soluzione per sburocratizzare il lavoro dei Medici.