SFIGMO E FONENDO

La Società Scientifica Internazionale dei Medici di Famiglia il cui ramo Europeo si chiama Wonca ha elaborato una definizione con 12 caratteristiche della Medicina di famiglia:

a) E’ abitualmente il primo punto di contatto medico con il sistema sanitario;fornisce un accesso aperto e senza limitazioni ai suoi utilizzatori; tratta tutti i problemi di salute senza tener conto di età, sesso o qualsivoglia altra caratteristica delle persone che decidono di accedervi;

b) Fa un uso efficiente delle risorse sanitarie coordinando le cure, lavorando con altri professionisti nel contesto tipico delle cure primarie e gestendo l’interazione con altre specialità anche assumendo,quando necessario, il ruolo di difensore nell’interesse del paziente;

c) Sviluppa un approccio centrato sulla persona,orientato all’individuo, alla sua famiglia e alla comunità a cui appartengono;

d) Promuove la responsabilizzazione del paziente nella gestione della sua patologia (empowerment);

e) Si avvale di un processo di consultazione esclusivo  che permette di stabilire una relazione articolata nel tempo attraverso una comunicazione efficace tra medico e paziente;

f) Ha la responsabilità di fornire cure con una continuità longitudinale in base alle necessità del paziente;

g) Prevede uno specifico processo decisionale determinato dalla prevalenza e dall’incidenza delle malattie nella comunità;

h) Gestisce nei singoli pazienti contemporaneamente problemi di salute acuti e cronici;

i) Gestisce infermità che si presentano in modo indifferenziato a uno stadio precoce del loro sviluppo e che possono richiedere interventi urgenti;

j) Promuove la salute ed il benessere con interventi appropriati ed efficaci;

k) Ha una specifica responsabilità della salute della comunità;

l) Tratta problemi di salute nella loro dimensione fisica, psicologica, sociale, culturale ed esistenziale.

Quindi un gioco a tutto campo nel quale spicca il famoso rapporto medico-paziente soprattutto per indurre il paziente ad una corretta gestione delle proprie patologie ed in specie delle patologie croniche che sono la vera  “piaga” della Sanità attuale; la collaborazione e ancor meglio l’empowerment cioè la responsabilizzazione del paziente nella gestione della propria malattia è uno dei capisaldi della medicina del territorio. Stili di vita adeguati con abolizione del fumo e dell’abuso di alcool,controllo dell’alimentazione per la corretta gestione del peso corporeo, partecipazione agli screening oncologici e aderenze alle terapie prescritte per le patologie croniche sono elementi irrinunciabili per mantenere più a lungo uno stato di salute buono se non ottimale e questi “sforzi” vanno sempre più richiesti in epoca in cui le risorse economiche e sociali sono sempre più ridotte.