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Ragusa-Catania: “Cruciale la prossima riunione Cipe sui nodi relativi alla cessione del progetto dalla Sarc all’Anas”

La prossima riunione del Cipe, in programma tra qualche giorno, dovrebbe finalmente sciogliere, e in via definitiva, i nodi riguardanti la cessione del progetto dell’autostrada Ragusa-Catania dalla Sarc all’Anas. E’ quanto afferma il segretario generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, che spiega come, assieme al segretario regionale della Filca Cisl, Paolo D’Anca, attualmente reggente per l’area Ragusa Siracusa, e il segretario generale Fit Cisl Ragusa Siracusa, Alessandro Valenti, stiano monitorando l’iter per comprendere quale sarà l’orientamento definitivo sulla Ragusa-Catania e sulle questioni ancora non risolte concernenti la cessione del progetto esecutivo dell’arteria dalla concessionaria Sarc di Torino all’Anas.

“Tutti siamo consapevoli quanto, questa infrastruttura – affermano Carasi, D’Anca e Valenti – sia di cruciale importanza per la crescita non solo del territorio di riferimento ma anche dell’intero bacino comprensoriale del Sud Est. Ecco perché il sindacato continua a tenere accesi i riflettori, consapevoli che, a fronte di un iter così complesso e la cui durata è ormai ventennale, non si può attendere oltre. Ennesimi rinvii sarebbero letti come uno schiaffo al territorio e, sinceramente, in una fase così delicata, non se ne avverte il bisogno”.

La questione del passaggio dalla Sarc all’Anas è stata affrontata dalla delibera del Cipe dello scorso agosto e che, però, è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale appena nei giorni scorsi. Nel decreto è previsto il passaggio all’Anas in attesa della costituzione di un’apposita società di scopo tra Governo e Regione siciliana, con capitale interamente pubblico, per rilevare il progetto in questione.

“Aspettiamo, dunque, che il cambio di soggetto aggiudicatore possa concretizzarsi – continuano ancora Carasi, D’Anca e Valenti – e che, soprattutto, il Cipe, alla prossima riunione utile, si esprima in termini definitivi sulla questione. Si deve cioè comprendere quanto tempo occorre per creare la società di scopo (tra Anas e Regione siciliana o Cas) oppure se è meglio effettuare il cambio del soggetto aggiudicatore soltanto in favore della sola Anas, come tra l’altro previsto dall’accordo attuale tra Sarc e Anas. Una cosa è certa. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. E solleciteremo chi di competenza, in particolare la politica, a intervenire nella maniera più opportuna per arrivare al risultato auspicato dall’intero territorio del Sud Est”.