Politica

Organico Pronto Soccorso in provincia di Ragusa, Razza non si presenta in commissione. Campo e Dipasquale: “Assenza inconcepibile”

“Inconcepibile la decisione di stamattina dell’assessore regionale Ruggero Razza di non ascoltare il direttore generale dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, in sede di commissione Sanità all’Ars, in merito all’importantissima vicenda della carenza di medici nelle discipline di emergenza, soprattutto nelle Asp delle province più piccole. Condizione che, sappiamo tutti, mette sotto pressione il sistema sanitario già provato della pandemia. Difatti, l’assessore, seppur presente per gli ordini del giorno successivi, assieme ai suoi uffici di competenza, si è assentato solo su questo punto, mostrando in tal modo un disinteresse esplicito”.

Lo dicono i deputati regionali Stefania Campo e Nello Dipasquale, rispettivamente del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, che stamattina erano presenti in commissione per partecipare ad un incontro che in molti ritenevano fondamentale per le sorti della sanità siciliana, in particolar modo quella iblea, così come messo in luce, nelle scorse settimane, anche dallo stesso direttore generale dell’Asp di Ragusa.

“Ruggero Razza – dicono Campo e Dipasquale – al momento di trattare il punto relativo ai Pronto Soccorso iblei si è assentato deliberatamente negando il confronto con il territorio e coi deputati. Oltre che, infischiandosene della presenza dello stesso Angelo Aliquò, che invece avrebbe potuto spiegare in maniera dettagliata come nei 3 Pronto Soccorso della provincia iblea risultino operativi soltanto 16 medici sui 50 previsti, e nei 4 PTE 12 medici sui 20 previsti: un numero quindi drammaticamente insufficiente. E altrettanto accade nelle terapie intensive, dove su 61 medici anestesisti previsti nella dotazione organica, oggi ne sono presenti 35, di cui solo 31 completamente abili al servizio, e a gennaio saranno scenderanno addirittura a 29.

Basterebbero questi dati per comprendere la situazione disastrosa della sanità iblea, che poi si traduce nei ritardi e nelle lamentele degli utenti e troppo volte anche nelle ingiustificate reazioni violente. E’ evidente, pertanto, come questo tipo di problematica imponga una scelta politica, quindi non possiamo che investire la commissione di una apposita risoluzione affinché sia la commissione stessa, visto che l’assessore Razza non se n’è voluto assumere la responsabilità politica, a dare indicazioni ragionevoli su come procedere, ed in particolare: consentendo almeno nei PS gli accessi senza specializzazione ai medici che si sentano in grado di lavorare in un pronto soccorso; differenziando le retribuzioni per coloro che sono disponibili a prestare il proprio servizio nelle “periferie”; ridistribuendo i medici delle aree di emergenza e riequilibrando il sistema di remunerazione delle prestazioni aggiuntive. Non c’è più tempo da perdere, l’audizione chiesta per oggi, rappresentava per noi, il tentativo di un dibattito aperto e franco con il rappresentante del governo Musumeci, ma evidentemente Razza ha paura di non avere soluzioni concrete e immediatamente disponibili, e quindi preferisce rinviare all’infinito. Ecco perché ci vediamo quindi costretti a presentare noi delle proposte concrete, tramite una specifica risoluzione, e a dover nuovamente chiedere una riconvocazione urgente della commissione per ascoltare la viva voce del direttore generale dell’Asp Ragusa, Angelo Aliquò”.