Nuove adesioni al Consorzio di bonifica provinciale n.8 di Ragusa. Un gruppo di utenti, le cui terre insistono nelle aree limitrofe a Pedalino, quindi nei territori comunali di Vittoria, Comiso e Chiaramonte, ha chiesto e ottenuto, dopo l’espletamento di un complesso iter burocratico, la possibilità di essere inserito tra quanti fruiscono le acque gestite dall’ente consortile. Si tratta di circa duemila ettari di nuove terre per le quali è stata già avviata la nuova stagione irrigua con l’obiettivo di puntare all’incremento della produzione agricola. Le adesioni sono state formalizzate nelle more che il presidente della Regione, per il tramite dell’assessorato Risorse agricole e alimentari, provveda alla ridelimitazione del comprensorio servito dal consorzio di Ragusa con riferimento non al confine amministrativo ma alle utenze e ai territori sottesi agli schemi irrigui provinciali. “Abbiamo accolto le richieste degli utenti in questione – dice il direttore generale del Consorzio, Giovanni Cosentini – e le abbiamo girate all’assessorato regionale di competenza dove, grazie anche all’attenzione riservataci dal direttore generale Dario Cartabellotta, è stato possibile formalizzare la suddetta adesione. Ci sono delle opere di allaccio da realizzare che speriamo di creare in tempi ragionevolmente brevi per venire incontro alle esigenze dei produttori”.
Quando furono istituiti i Consorzi, fu deciso di procedere ad una ripartizione dei comprensori su base amministrativa. Fu però dimenticato, in quella fase, che la diga Ragoleto serve vecchie utenze della valle dell’Acate che, nella parte alta, comprende territori comunali di Licodia Eubea e di Mazzarrone. Questo ha significato che alcuni produttori, i quali, d al 1970, attingono acqua con le condotte del Consorzio di bonifica di Ragusa, di fatto non risultano utenti di quest’ultimo ente consortile e a questi, quindi, non è stato mai imposto il contributo istituzionale. Con la formalizzazione di queste nuove adesioni, si viene, dunque, a sanare una situazione anomala. “Proprio nella valle dell’Acate – aggiunge il direttore Cosentini – abbiamo fatto i conti con terreni da tempo abbandonati per i quali era prevista l’erogazione dell’acqua mentre in altre zone, dove il prezioso liquido era richiesto, non abbiamo potuto soddisfare tali esigenze. Con l’apertura a questo nuovo gruppo di utenti è stato possibile venire incontro ad esigenze consolidate nel tempo. Con l’auspicio che tutto ciò possa servire a migliorare, ulteriormente, il rendimento produttivo nella nostra provincia”. La delibera è stata adottata da Cartabellotta nella qualità di commi ssario straordinario del consorzio 8 di Ragusa oltre che dirigente generale del dipartimento Infrastrutture dell’assessorato.