MOSTRA DI PITTURA EBRU DELL’ARTISTA TURCO KUBILAY ERALP DINÇER

In collaborazione con l’Associazione Eumetra – European & Mediterranean Training Association e con l’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma, il Consolato Generale Onorario di Turchia a Siracusa ha organizzato per il mese di aprile una mostra itinerante nel territorio siciliano sulla Pittura Ebru. una particolare tecnica tradizionale turca di pittura sull’acqua, più comunemente nota come arte della marmorizzazione. L’artista turco è il Prof. Kubilay Eralp Dinçer, che per l’occasione sarà accompagnato dall’assistente Derya Günergin. La prima tappa della mostra si terrà a Siracusa presso gli spazi espositivi del Libero Consorzio dei Comuni, già Provincia Regionale di Siracusa, e sarà inaugurata giovedi 9 aprile 2015 alle ore 18, rimanendo aperta al pubblico fino al 15 aprile. La mostra si fermerà in Sicilia fino al 20 maggio e sarà esposta presso altre importanti realtà siciliane (a Catania, Augusta, Taormina, Ragusa e Caltanissetta). In particolare a Ragusa ci sarà una prima dimostrazione presso l’istituto I.I.S. “G. ferraris” venerdì 10 aprile alle 10.30

La tecnica di pittura Ebru nasce nelle zone dell’India e dell’Iran , era una tecnica applicata praticamente per la maggior parte dei libri. Si può dunque supporre che tragga origine dalla zona di Bukhara (attuale Uzbekistan) e risalga ad almeno 3000 anni fa. Seppure originario di Bukhara, l’Ebru si è diffuso lungo la Via della Seta fino in Iran, India e nei Paesi Arabi. Presso gli Ottomani veniva utilizzato come foglio di guardia dei libri e nella confezione di “Murakka Kıta”, ovvero cartoni fatti a mano e ricoperti di carta, su cui scrivevano i calligrafi. Gli esemplari più antichi, risalenti al 1447, sono esposti nella biblioteca del Palazzo di Topkapı. La pittura Ebru è l’unica tecnica al mondo che permette di dipingere direttamente sulla superficie dell’acqua. Una tecnica straordinaria  da un effetto ammaliante e ipnotico. L’Ebru ha da sempre affascinato milioni di persone grazie all’effetto “liquido” e fluttuante dei dipinti realizzati con questa particolare forma d’arte. La parola deriva dal turco, vuol dire “nuvoloso” e viene eseguita con l’utilizzo dei colori ad olio e di un sottile strato d’acqua al posto del foglio. L’Ebru era anche molto utilizzato in passato per  redarre documenti importanti e carte di valore per la sua caratteristica di mostrare immediatamente cancellature e raschiature. Inoltre quaderni realizzati con tutte le pagine di carta marmorizzata venivano offerti dal Palazzo Imperiale alle famiglie reali d’Europa e agli ambasciatori stranieri presenti ad Istanbul per suscitarne l’ammirazione. Da allora grandi quantità di carta marmorizzata e di quaderni realizzati con questa tecnica si spediscono ancora oggi da Istanbul in tutta Europa e sono un vero e proprio oggetto di culto.