MERCATO DI VITTORIA RINASCE LA BATTAGLIA PER LA LEGALITA’ DALLE CENERI DEL CONFORMISMO

Quando  20 giorni fa il Presidente dei Commissionari ortofrutticoli attaccò il Comune di Vittoria per i suoi ritardi nella realizzazione di alcune opere e per la mancata approvazione di un Nuovo  Regolamento, molti di noi manifestarono perplessità per una simile sortita che non si lasciava decifrare facilmente.

Come, i Commissionari attaccano il Comune? Come mai ? Perché? Cosa era mai accaduto di tanto grave e urgente da indurre il Presidente a interrompere una collaborazione tranquilla  e per  arrecare all’Amministrazione un simile affronto irriconoscente ?

 

Beh, ora su capisce bene che quel comunicato si innestava un una sorda battaglia interna del Pd che puntava a mettere fuori dall’Amministrazione l’Assessore alla Trasparenza, che ora dichiara di avere visto solo nell’Ottobre 2014 un testo di nuovo Regolamento del Mercato, che si dice essere stato confezionato dagli stessi Commissionari ortofrutticoli col concorso del Consulente del Sindaco Angelo Fraschilla che risulterebbe anche il Consulente dei Commissionari Ortofrutticoli.

 

Per 2 anni ho sentito questa preoccupazione, che era quella di consegnare per sempre, con questo nuovo Regolamento pre-confezionato, all’arbitrio più assoluto la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli di questo territorio e dell’intera Sicilia.

In fondo, se sino ad ora hanno potuto fare quello che hanno voluto, era ovvio che tentassero il colpaccio di approvare un Regolamento di stravolgimento della realtà produttiva del territorio.

A ben poco o proprio nulla valevano per gli Amministratori vittoriesi  le denunce  che da anni  si erano registrate sul meccanismo di formazione dei prezzi agricoli dell’Ortofrutta all’interno del Mercato e la presenza nella filiera di tutti i  Mercati italiani di gruppi speculativi e parassitari e talvolta anche mafiosi.

La sconfitta della battaglia storica del Pci vittoriese a favore della legalità e contro il predominio della predazione nel sistema formativo dei prezzi  è stata esibita come un dono che il ceto politico attuale offriva disinvoltamente  su un piatto d’argento ai gruppi più rampanti e aggressivi della commercializzazione proprio nella città leader della serricultura siciliana.

Per raggiungere questo scopo è stato individuato un traguardo: quello del Nuovo Regolamento di Mercato che avrebbe dovuto essere elaborato e portato in Consiglio comunale per l’approvazione. Ma i tempi cambiavano e gli Amministratori hanno esitato…attendendo tempi migliori… che però non sono arrivati.

Il testo del Nuovo Regolamento giace in verità da due anni nei cassetti del Comune ed è girato in semiclandestinità. Noi lo conoscevamo . Piero Gurrieri lo ha conosciuto, ed è grave, solo nell’Ottobre 2014.

Di sicuro le sue osservazioni sono di fondo, dettagliate e precise, non sono piccoli emendamenti marginali.  Questo confronto dura da mesi e forse da anni all’interno del Pd e ora esplode sotto la pressione delle ultime vicende amministrative e per impulso di una impennata arrogante e disperata del gruppo dirigente del Pd , che   mal tollera il rigorismo di Piero Gurrieri  e spinge per farlo uscire dalla Giunta municipale preferendo stare con i più estroversi e panciuti Dezio e Cavallo, che negli ultimi mesi hanno però creato grane a non finire sotto il profilo della piena legalità dei loro comportamenti.

 

Il Mercato dunque ritorna di nuovo al centro di un duro confronto e Gurrieri non può più sottacere  la sua indisponibilità a seguire percorsi di prevaricazione sulla legalità commerciale. E ha deciso di rompere gli indugi e consegnare alla cittadinanza e alle forze politiche i dati della battaglia in corso all’interno del Pd sul Nuovo Regolamento.

Devo dire che ritrovo nelle sue posizioni tante cose dette, tante battaglie fatte … e ora non posso che essere lieto di questo passaggio del quale colgo il valore discriminante per il futuro economico, ma anche politico, sociale e civile della Città di Vittoria .

Vi ravviso nelle cose dette e scritte da Piero Gurrieri solo qualche lacuna relativamente alle forme che deve assumere l’offerta del prodotto, al suo controllo normativo, alla tracciabilità delle produzioni, al rispetto delle norme OCM all’interno dei Mercati, che diventa oramai un passaggio obbligato per i nostri territori e le nostre produzioni, al maneggio di imballaggi dentro il Mercato sotto il profilo logistico e fiscale, alla proliferazione di provvigioni aggiuntive che possano essere artificiosamente introdotte da soggetti estroversi, alla regolamentazione del  ruolo delle Banche che operano dentro e attorno alla struttura mercatale e alla definizione di percorsi cautelativi verso la pratica di “tappi” e insolvenze,  e quindi anche della tracciabilità finanziaria degli acquirenti, sino alla individuazione di nuovi percorsi normativi ( ed è la parte più innovativa del discorso di Piero Gurrieri ) a tutela del Dumping e di ogni forma di taroccamento delle nostre produzioni, al problema dell’emergenza reale dei prezzi e alla tempistica operativa, alla disciplina dei vari passag per garantire la conoscenza e il controllo dei prezzi in tempo reale, per finire con il tema della rapidità ed efficacia delle sanzioni.

Il vecchio regolamento del 1971 e le successive e correlate Ordinanze sindacali, possono e devono essere recuperate a mio avviso a sostegno di questa linea enunciata da Piero Gurrieri. In fondo quel Regolamento è ancora vivo in molte sue specificazioni, ma certamente sono importanti gli sviluppi normativi e operativi che l’Assessore Gurrieri riesce a delineare..

Capita raramente che una vicenda che sembrava spenta, ormai seppellita dal peso  della sconfitta , risorga dalle ceneri del conformismo e riacquisti senso e prospettiva. Questo sta accadendo e vogliamo solo sottolinearne il valore e il significato.