MAROCCHINO IN CARCERE: AVEVA FERITO DUE PERSONE PERCHE’ NON GLI PAGAVANO DA BERE

Alle prime ore dell’alba del 21 febbraio, presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Maggiore” di Modica, si erano presentati due cittadini tunisini residenti ad Ispica sul cui corpo erano presenti delle evidenti ferite lacero contuse. Il primo ragazzo, 30enne, riportava numerosi tagli al dorso ed al volto, mentre il secondo, di qualche anno più anziano, aveva delle ferite al capo ed al padiglione auricolare.

L’immediato intervento dei Carabinieri della Compagnia di Modica permetteva di accertare che qualche ora prima i due stranieri, peraltro cugini, mentre si trovavano ad Ispica nei pressi di un bar ubicato in via XX Settembre, erano stati avvicinati da un altro cittadino maghrebino che, in evidente stato di ebbrezza alcoolica, aveva chiesto loro di pagargli un drink appena consumato. Ma di fronte al diniego ricevuto quest’ultimo afferrava una bottiglia di vetro vuota, la riduceva in frammenti e brandeggiando il collo della bottiglia rotta si era scagliato contro i due cugini colpendoli ripetutamente per darsi poi a repentina fuga.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Ispica, dopo aver permesso di ricostruire la dinamica dell’aggressione, hanno portato all’individuazione dell’aggressore, identificato in un cittadino marocchino di 34 anni residente ad Ispica sul cui conto è peraltro emerso che era pendente un decreto di espulsione dal territorio italiano emesso nei suoi confronti dalla Questura di Ragusa nel dicembre dell’anno scorso. Per tale motivo, temendo che lo straniero, insospettito dalla costante presenza dei militari nel suo quartiere di residenza, potesse allontanarsi dal comune di Ispica anche in virtù dell’anzidetto provvedimento amministrativo, i Carabinieri lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Per lui, accusato di rapina impropria e lesioni personali aggravate, nei giorni scorsi si sono aperte le porte del carcere di Modica.

Il GIP del Tribunale di Modica, nonostante non abbia ravvisato il pericolo di fuga dello straniero, considerate comunque le esigenze cautelari a suo carico ne ha confermato la custodia cautelare in carcere.