LO SVILUPPO ECONOMICO DI RAGUSA: PER DISTEFANO OCCORRE COMPRENDERE LE DINAMICHE DI CRESCITA DEL CAPOLUOGO IBLEO

I dati diffusi nei giorni scorsi da Unioncamere e resi noti dalla segreteria provinciale della CNA ci dicono che le imprese registratesi alla Camera di Commercio nel 2011 sono state 35.196. Un saldo attivo, per quanto riguarda la nati-mortalità, pari a 731 unità: il tasso di crescita della Provincia di Ragusa è pari al 2,12% e le ha permesso di compiere un balzo in avanti rispetto all’anno precedente tale da collocarla al terzo posto. E in questa tendenza si inserisce perfettamente anche la città capoluogo dove i numeri, legati soprattutto alle imprese artigiane, sono lusinghieri. Secondo Emanuele Distefano, Presidente della commissione Sviluppo economico del Comune di Ragusa, nonché consigliere comunale, considerare però questa performance come sintomatica di una risoluzione definitiva dei problemi sarebbe un errore. Questi dati, secondo Distefano, ci rivelano come, anche a Ragusa la corsa alla creazione di nuove occasioni per superare la crisi non possa prescindere dal fare impresa, quasi un nuovo stile che deve portare a valutare con la massima attenzione le cifre in questione.

Con riferimento alle imprese artigiane, il tasso di crescita, pari all’1,80%, colloca addirittura il capoluogo ibleo al primo posto in Italia: “Essendo adesso Presidente della commissione Sviluppo economico – spiega Distefano – ci daremo da fare per esaminare da vicino tutti i segnali che provengono dal nostro substrato produttivo. Vogliamo comprendere in maniera dettagliata, e per quanto possibile da vicino, quali le dinamiche che muovono l’economia nella nostra città e quale sostegno può arrivare dalle istituzioni, se, cioè, ad esempio, si potranno fare incontrare in qualche modo le opportunità per la crescita e se ciò potrà servire a rilanciare, almeno un pizzico, le capacità di ripresa della nostra città. Nessuno ha la bacchetta magica e, soprattutto, dobbiamo valutare con la massima attenzione quali supporti potranno essere garantiti. Ma ritengo che attivare un percorso di approfondito esame della nostra realtà economica garantisca un parziale contributo alla risoluzione di numerosi e complessi problemi per lo sviluppo della nostra città. E in questo mi affido anche alla competenza e alla collaborazione che potrà arrivare da tutti i commissari dell’organismo consiliare”.