“LE ANIME PURGANTI” OPERA DEL TARDO 700

Nella chiesa Madre di Chiaramonte Gulfi è custodita l’opera del tardo 700 attribuibile al pittore Gaetano Mercurio, che ha finalmente ritrovato la vivacità dei suoi colori grazie all’intervento restaurativo-conservativo della giovane restauratrice Silvia Bracchita. Un anno di lavoro per ridare il suo antico splendore all’opera impiegando soldi e tempo della restauratrice, che l’ha premiata con un ottimo risultato. Durante la presentazione del lavoro la Bracchitta ha mostrato le immagini che ritraevano il quadro prima e dopo l’intervento e spiegando come l’opera fosse rovinata da fattori esterni come: polvere, clima  presente nella chiesa, la fuliggine delle candele usate in passato,  sovrapposizione di pittura, ecc.. Dopo un attento esame sia sulla composizione del colore sia sulla tela è intervenuta. Ricordiamo che Silvia Bracchitta ha un curriculum di tutto rispetto  in particolare ha studiato presso l’istituto per l’arte ed il restauro di Palazzo Spinelli a Firenze, ha ottenuto la qualifica di tecnico qualificato in restauro di dipinti su tela, tavola ed opere scultoreo policrome. Si è occupata di restauri presso il monastero di Laverna in Arezzo, la chiesa di San Romano in Pisa, ed altri restauri per conto della sovrintendenza di Siena, ecc. Subito dopo l’intervento del prof. Giuseppe Cultrera, che ha ricordato la presenza di altre opere del Mercurio in Chiaramonte, il parroco Vaccaro ha sottolineato come una giovane restauratrice abbia fatto questo dono alla sua  comunità. Padre Giuseppe Antoci ha fatto notare l’aspetto simbolico dell’opera, mettendo in evidenza come la scena del chierico che innalza l’ostia si rifaccia al rito tridentino, unico momento solenne in cui i fedeli vedevano il sacerdote visto che la messa era celebrata di spalle. Inoltre ha messo in evidenza l’insolita presenza dell’immagine della Madonna, non presente nei dogmi della chiesa quando si tratta di immagine sulle anime purganti, sicuramente sarà stata una richiesta del committente che ha voluto questa immagine da inserire. Presente anche il sindaco Fornaro che ha sottolineato la presenza a Chiaramonte di arte e di artisti come la Bracchita che ha ridato splendore ad un’opera del 700. Tutti i presenti si sono spostati nella navata laterale per assistere alla svelata dell’opera tra gli applausi. Ricordiamo che la presentazione è stata introdotta con una frase di Giorgio Bonsanti “Restaurare vuol dire lasciare un segno su un’opera che era nata senza Noi e in origine non ci apparteneva”.