Le polemiche non servono a focalizzare un problema, né a suggerire soluzioni; mirando solo a queste ultime, noi di Territorio non abbiamo quindi interesse a questo agone.
Vogliamo però esser chiari: pretendere che l’assistenza al paziente neurologico sia il centro del problema della sanità iblea, elimina qualsiasi eventuale e residuo dubbio sull’interesse del direttore della neurologia di Vittoria.
La sanità iblea dell’ultimo periodo non ha certo brillato per progettualità, né per capacità organizzativa; non ha saputo conciliare le pretese dei politici e degli amministratori con le necessità del Territorio e, alla fine, le dimissioni del direttore generale hanno chiuso il sipario di uno spettacolo che non ci è piaciuto.
Appare però comunque opportunistico rivendicare un ruolo da moralizzatore o da censore, dopo i lunghi silenzi durante lo spettacolo precedente; esistevano forse opportunità da sfruttare, che imponessero quei silenzi ? Non appare strano che si crocifiggano gli attori esterni, i quali hanno certamente condizionato l’attività dell’azienda sanitaria e non meritano quindi la nostra assoluzione, per poi assolvere l’assessore alla sanità dalle stesse responsabilità che si addossano al governatore ? Non hanno fatto parte della stessa squadra ?
La sanità iblea ha bisogno di tornare alla dignità e ai livelli raggiunti in passato, e quindi di avviare un confronto sui problemi veri, senza campanilismi, senza pregiudizi e senza conflitti d’interesse.
E’ necessario che si elabori un progetto complessivo, che risponda alle esigenze del nostro Territorio e guardi al futuro, anche nell’organizzare le funzionalità del nuovo ospedale, tenendo conto di uno storico eccellente.
Ci si dovrà confrontare su:
Siamo disponibili a qualsiasi confronto, cui parteciperemo – se vi saremo chiamati – chiedendo aiuto alle nostre migliori professionalità, al solo fine di dare un contributo fattivo.
Siamo e saremo dalla parte del Cittadino, cui interessa il funzionamento del servizio e non una sterile, interessata polemica.