L’ASCOM DEBELLARE IL FENOMENO !

Continua a riproporsi l’annoso problema dell’occupazione abusiva del suolo pubblico nel quartiere barocco. A rilanciare la questione la sezione Ascom di Ragusa dopo aver tastato il polso degli operatori, molti dei quali manifestano il proprio malumore per la mancata soluzione ad una problematica che meriterebbe, invece, la massima attenzione. “Anche perché, l’Amministrazione comunale – chiarisce il presidente sezionale, Cesare Sorbo – sin dal 2008, non ha fatto altro che operare in funzione di linee guida e non di regolamenti di cui l’associazione commercianti ha più volte sollecitato l’emanazione. E’ chiaro che come Ascom siamo per il rispetto delle regole, sia che si tratti di nostri iscritti sia che si parli di operatori non soci. Un fenomeno di abusivismo così diffuso non fa altro che determinare continui disagi da parte degli esercenti aventi diritto, regolarmente autorizzati dietro pagamento della tassa sulla occupazione del suolo pubblico”.

Il presidente Sorbo avanza una richiesta. Quale? “A questo punto, la nostra associazione – spiega – ancorché il regolamento che disciplina l’occupazione attraverso dehors non sia ancora venuto fuori, invoca l’emanazione della determinazione sindacale numero 213 del 25 ottobre 2010 mediante la quale si mettono nella condizione gli operatori addetti alla vigilanza, subito dopo eventuali sanzioni di natura amministrativa, a poter agire intanto intimando lo smantellamento di quanto realizzato in violazione di legge. E se ciò non dovesse avvenire l’autorità può attivare le misure per smantellare quanto altri non hanno fatto”.

“Ci sono, insomma – continua Sorbo – gli strumenti utili a poter regolamentare in maniera legale tutto il servizio di occupazione del suolo pubblico in eventuale difetto di autorizzazione. Sembra strano il fatto che, in presenza di una specifica determinazione sindacale, l’Amministrazione comunale e, per essa, gli organismi deputati non si siano avvalsi dello strumento in questione, tollerando il mantenimento del fenomeno dell’abusivismo. La determina, infatti, concede piena autorità per potere procedere allo smantellamento dell’intera struttura realizzata in maniera abusiva. Non vorremmo che, perdurando tale condizione di irregolarità, anche chi ha regolarmente corrisposto la tassa, si senta autorizzato, per il futuro, a non pagarla”.