Ecco il primo volto di uno dei candidati a Sindaco per le Amministrative del Comune di S. Croce Camerina, che si svolgeranno nel 2012. Piero Mandarà attualmente regge l’Assessorato Provinciale alle Politiche Sociali e allo Spettacolo.
Il prossimo anno, invece, gli elettori di S. Croce valuteranno se sceglierlo o meno come loro Primo Cittadino. Di seguito alcune domande, a cui l’Assessore Mandarà ha gentilmente risposto.
D. Assessore Piero Mandarà, la prima domanda che voglio rivolgerle riguarda gli albori e, quindi, il suo ingresso sulla scena della politica locale. Cosa lo ha spinto e cosa vuol dire per lei “fare politica”?
R. Ho iniziato a 18 anni per scherzo e ho subito capito che la politica era una cosa seria. Fare politica nella propria città vuol dire rispondere direttamente ai cittadini che ti incontrano per strada. Adesso ho 50 anni e se sono ancora in politica vuol dire che qualche risposta è stata data.
D. So per certo che le sue radici per lei significano molto e che “non cambierebbe” mai S. Croce Camerina con qualsiasi altro paese. E’ per questo motivo che ha scelto di candidarsi come futuro Sindaco di questo paese?
R. Sono nato a Santa Croce, vivo di notte e di giorno a Santa Croce e soprattutto amo il mio paese e spero sempre che possa migliorare. L’esperienza accumulata negli anni in politica mi porta a prendermi delle responsabilità in prima persona e mettermi al servizio sempre di più della gente e della mia città. Naturalmente il popolo è sovrano e deciderà da chi farsi guidare e amministrare.
D. Prossimamente presenterà ufficialmente la sua candidatura. Non voglio chiederle i dettagli del suo programma politico, ma a grandi linee vorrei sapere cosa necessita S. Croce che in questi anni non ha avuto.
R. Santa Croce necessita principalmente di essere riqualificata nelle sue principali attività socio-economiche. E’ necessario migliorare la sicurezza nel territorio per ridare più fiducia ai cittadini. E’ indispensabile un dialogo diretto con la città, con le forze politiche e socio-economiche della città, con le associazioni e con tutti coloro che vogliono dare un apporto diretto leale e propositivo per migliorare la qualità della vita del nostro paese.
D. Solitamente dietro a un grande uomo, c’è sempre una grande donna. Quanto è importante il supporto di sua moglie e della sua famiglia in quello che fa quotidianamente e nel ricoprire il ruolo di Primo Cittadino, secondo lei, si deve utilizzare anche la “diligenza del buon padre di famiglia”?
R. Se dopo 30 anni di politica sono ancora presente in politica sicuramente un grosso merito è di mia moglie, dei miei figli e della mia famiglia che mi sono stati vicini e che mi hanno sempre sostenuto, supportato, sopportato e compreso anche nei momenti più difficili.
D. A chiusura di questa breve, ma, spero, significativa intervista vorrei sapere, secondo lei, cosa dovrebbe valutare un cittadino che, nel compiere il suo dovere civico, si reca alle urne per esprimere il proprio voto e scegliere così il Sindaco del proprio paese?
R. Dovrebbe valutare innanzitutto la serietà, la coerenza, la moderazione e l’equilibrio di chi è candidato a sindaco, l’espressione globale e la credibilità della squadra che presenta al consiglio e i punti programmatici attendibili (non i proclami) che si intendono portare avanti.