INCARDONA: ASP DI RAGUSA PENALIZZATA DALLA GESTIONE “VINCOLATA” DI GILOTTA

“Il direttore generale dell’Asp, il dott. Ettore Gilotta, sulla stampa di qualche giorno fa è intervenuto per rispondere alle polemiche sulla sanità iblea, e anziché dare risposte concrete ai cittadini si è limitato ad attaccare le passate gestioni e ad elogiare se stesso, colui che ha introdotto la gestione “vincolata.”. La sanità iblea, secondo Gilotta, in passato avrebbe avuto “una gestione libera, che non rispettava i tetti di spesa e tirava a campare”, ma queste dichiarazioni stridono fortemente con la realtà, comprovata dai fatti, perché storicamente l’azienda sanitaria provinciale è risultata essere virtuosa nel contenimento dei costi e capace di garantire una buona qualità dei servizi sanitari, tutto ciò ribadito e confermato non più tardi di un mese dallo stesso Assessore Massimo Russo alla giornata della salute a Ragusa. La gestione vincolata di cui parla “Gilotta” cosa significa? Che qualsiasi atto della nostra sanità deve essere vincolato alle direttive che provengono da Palermo o da Catania? Oppure che la nostra sanità deve essere vincolata, bloccata e distrutta?

Sicuramente il patto che Gilotta dice di aver stretto con i cittadini prevedeva l’allungamento delle liste d’attesa, il mancato rinnovo degli infermieri e degli ausiliari,con conseguente carenza di organico e gli ultimi casi di malasanità. La sanità ragusana nell’ultimo anno e mezzo ha fatto più di “qualche piccolo passo indietro” come dice Gilotta, ed ogni giorno siamo costretti a registrare ulteriori disservizi, dall’accorpamento delle cardiologie di Ragusa, alle promesse non mantenute per il potenziamento dell’ospedale Busacca di Scicli, all’impossibilità per i cittadini vittoriesi di partecipare alla campagna di prevenzione di patologie tumorali del colon e del retto, a causa di mancanza di adeguati locali per la struttura endoscopica per il “Guzzardi”, per cui ho predisposto un’interrogazione parlamentare affinchè sia data la possibilità a tutti i cittadini della provincia di partecipare a questo screening e di avere un livello omogeneo e di alta qualità dei servizi sanitari”. (s.v.)