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Anche il Ragusano DOP protagonista alla Fam

Grazie al Consorzio di Tutela ed al Corfilac, il Ragusano Dop, simbolo della laboriosità degli allevatori e degli altri soggetti della filiera, ha raggiunto livelli qualitativi di grande rilievo ed è ovunque ricercato per la sua particolare genuinità. Negli spazi istituzionali della Fam il Ragusano Dop è stato presentato insieme agli altri formaggi siciliani dop (pecorino siciliano, Vastedda della valle del Belice e Piacentinu Ennese) e a fianco delle altre Eccellenze Iblee Agroalimentari (olio dop montiblei, Cerasuolo di Vittoria Docg) e la sua presenza è stata ulteriormente qualificata è resa interessante dal “concorso” per la scelta del “miglior RagusanoDop” e per la conseguente premiazione dell’azienda che lo ha prodotto.

L’esposizione è stata visitata dall’Assessore Regionale Edy Bandiera, che ha avuto modo di esprimere il suo apprezzamento per i livelli qualitativi raggiunti e di dichiararsi disponibile per un ulteriore sostegno da parte della regione . “Siamo soddisfatti nel registrare tanta attenzione – ha detto Enzo Cavallo, direttore del Consorzio Ragusano dop e coordinatore dell’Eia (eccellenze Iblee agroalimentari) – Siamo grati per la significativa attenzione dell’assessore Bandiera, e siamo convinti di dover continuare sulla stata intrapresa nell’interesse dei produttori e dei consumatori e per l’ulteriore rilancio della enogastronomia Iblea attraverso la massima valorizzazione del RagusanDop e delle altre produzioni di eccellenza con in prima linea olio dop Montiblei, del vino Cerasuolo di Vittoria docg e della carota novella di Ispica, prodotti tutti con marchio europeo di qualità“

Il concetto è stato ripreso anche dal Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Salvatore Piazza che ha commentato: “L’agroalimentare è il valore aggiunto della Provincia di Ragusa ed organizzare manifestazioni di questa portata è fondamentale per fare il punto della situazione politica agricola in Sicilia. Una scelta che il Governo regionale è chiamata a fare è quella di rivitalizzare i distretti produttivi, da quello lattiero-caseario all’orticolo. Mi sono preoccupato personalmente in questi mesi di riavviare l’interlocuzione con i distretti produttivi perché il Libero COnsorzio in questo senso deve fare da ‘cabina di regia’ per catalizzare gli interessi del territorio e promuovere momenti di crescita socio-economica”.