Bellissima iniziativa della Cooperativa Sociale “Arca” di Modica che irrompe in piena campagna elettorale con una lettera aperta bipartisan indirizzata a tutti i candidati Sindaco della città di Modica. Una lettera che vuole essere un monito ed un incitamento per le azioni da intraprendere a favore dei bambini nella prossima legislatura dal futuro Sindaco di Modica.
Ecco il testo della lettera:
“Fare scelte politiche che riguardano i bambini significa fare scelte di campo, richiede cioè di schierarsi, senza compromessi e mezzi termini. Ai candidati sindaco che a Modica sono in campo per chiedere la fiducia dei cittadini chiediamo di scegliere da che parte stare.
Cari Carlo, Gabriele, Ignazio e Salvatore (perché è così che vi chiamerebbero i bambini), avere a che fare col mondo dell’infanzia e dell’adolescenza espone a dei rischi altissimi.
È rischioso perché i bambini hanno l’altissimo senso etico della PROMESSA, che si trasforma, nel momento in cui è data, in impegno da mantenere, di onorabilità della parola data, in fiducia che non si può tradire, semplicemente perché è giusto.
È rischioso perché avere a che fare con i bambini significa prendersi la RESPONSABILITÀ della direzione del mondo, della città, della società, significa cioè scegliere che tipo di futuro ci immaginiamo e come pensiamo di consegnarlo alle generazioni che verranno.
È rischioso perché avere a che fare con i bambini richiede PAZIENZA infaticabile, testimonianza quotidiana che esiste uno spazio di credibilità concreta tra ciò che diciamo e ciò che facciamo: è così che educhiamo, è così facciamo “investimenti” pubblici per il più grande BENE COMUNE: le persone, soprattutto se bambini, soprattutto se più fragili.
C’è chi, come noi della cooperativa l’Arca, quella promessa ai bambini l’ha fatta 20 anni fa e cerca di mantenerla faticosamente e con speranza instancabile, perché ai bambini non si può rispondere “domani, oggi non posso”, non si può rimandare, anche quando è difficile riuscire a far immaginare loro “un’avventura stupenda in un comune pozzanghera di acqua sporca”.
C’è chi, come noi, ha fondato sui bambini e sui ragazzi la propria vita lavorativa, la propria formazione, il proprio tempo, la propria visione del mondo, ha fondato, la propria “politica”.
È a questa “politica” che oggi facciamo appello, per cui chiediamo impegno e coraggio continuativo.
La convenzione ONU sui diritti dell’infanzia ricorda che i bambini e le bambine hanno diritto ad esprimere la propria opinione e trovare voce nelle decisioni pubbliche che li riguardano e le buone pratiche di comuni virtuosi possono esserci di ispirazione.
Vi chiediamo:
Il posto dei bambini sarà la città. Farà da garante la città stessa che se ne prenderà cura.”