La festa si è svolta eccezionalmente in estate a causa del rinvio per covid ed elezioni. "La Madonna a cavallo ha contribuito a creare e mantenere quella identità della collettività sciclitana, entrando nel patrimonio storico di questa e qualificandone i tratti non solo a livello religioso, ma anche culturale e sociale. Allora la festa dei Mulici, con l'evento stesso a cui si richiama, lungi dall'essere destinata ad una "damnatio memoriae", ha per noi sciclitani un significato profondo e suscita tuttora stimoli fecondi di riflessione – spiega don Ignazio La China – Infatti non si tratta qui della riproposizione di visioni trionfalistiche del passato (che comunque ci appartiene), e neanche di scadere in un folklorismo fine a se stesso (come in certe zone oggi spesso avviene), quanto invece del coraggio di volere apprender quelle lezioni di vita che solamente la Storia e il Dio della Storia sanno impartire, per il vivo recupero della identità di un popolo che, forte del passato, sa così capire il presente e sa guardare al futuro".