Una flessione di oltre il 50 per cento sulle vendite e sui consumi. La chiusura “forzata” del settore della ristorazione, causa Covid-19, ha provocato a cascata una riduzione drastica negli acquisti, da parte di ristoranti, bar, fast-food, di olio extravergine d’oliva Dop Monti Iblei e di tanti altri prodotti dell’enogastronomia.
“E’ un dato drammatico – spiega il presidente del consorzio Olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – che colpisce anche il settore della produzione e della commercializzazione dell’olio Dop.
In questa fase di pandemia sono venute meno le richieste di acquisto da parte di paesi extraeuropei vedi Cina, Giappone e Stati Uniti”.
Un appello è rivolto anche al Governo nazionale e regionale affinché i produttori e gli imprenditori agricoli della filiera dell’olio abbiano la dovuta e necessaria attenzione in termini di aiuti economici e sgravi fiscali. Crolla la domanda di olio di qualità ma aumenta quella di oli comunitari ed extracomunitari in offerta a pochissimi euro.