DISOCCUPATA MINACCIA DI DARSI FUOCO SE NON RICEVE IL SUSSIDIO

I carabinieri della Stazione di Ragusa Principale sono dovuti intervenire presso gli uffici dell’INPS del Capoluogo poiché una disoccupata minacciava di darsi fuoco. Fortunatamente la vicenda s’è infine risolta con un grande spavento per alcuni dei presenti ma null’altro di grave.

Intorno alle 10.45 è arrivata alla centrale operativa provinciale dei carabinieri una telefonata sul numero unico europeo di pronto intervento 112, da parte di un cittadino che voleva segnalare la presenza di una squilibrata intenzionata a darsi fuoco presso gli uffici dell’INPS di Ragusa.

Subito una pattuglia appiedata (considerato che l’INPS è accanto alla caserma), composta dal comandante della Stazione e da un militare preso “al volo” da un ufficio, è intervenuta per interrompere i malsani propositi della donna, una cinquantenne tunisina da trent’anni in Italia e residente a Santa Croce Camerina. I due militari, raggiunti poco dopo anche da un’autopattuglia radiomobile, aiutati anche da alcuni operatori dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, hanno trattato con la donna per convincerla a desistere dall’insano proposito.

Gli addetti all’INPS hanno chiaramente spiegato alla donna che i sei mesi di contributo arretrati non erano stati corrisposti poiché c’era stata un’ispezione dell’Istituto presso l’azienda agricola ragusana ove la donna era stata impiegata. L’attività ispettiva però s’era conclusa la settimana scorsa e quindi i soldi erano già stati sbloccati ed entro pochi giorni saranno accreditati sul conto corrente della donna.

La signora, infine, convintasi, ha desistito e consegnato l’accendigas ai militari che, giunta sul posto la figlia, l’hanno a lei consegnata per riaccompagnalìrla a casa.

I carabinieri, non ravvisando al momento un comportamento penalmente rilevante della donna, stanno valutando se possa sussistere l’ipotesi d’interruzione di un pubblico servizio, e hanno comunque informato il Signor Procuratore della Repubblica di Ragusa, dott. Carmelo Petralia, nonché l’ASP per valutare un eventuale supporto psicologico.