Denaro virtuale dallo Stato. La proposta del progetto Rizzo EuroPlus

*Il matematico Archimede diceva : datemi un punto d’ appoggio e vi sollevero’ il mondo !*

*L’imprenditore **Rizzo dice: applicate il metodo Rizzo Europlus e il vostro potere d’acquisto aumentera’ del 40% !*

Sembra un gioco di parole ma se avete la pazienza di leggere quest’ articolo fino in fondo, vi accorgerete che si tratta d’ un progetto macroeconomico per lo sviluppo e la *ripresa dell’economia del Paese *(è già allo studio del Ministero dell’Economia e delle Finanze *MEF*). Detto progetto è migliorativo, meno farraginoso e più efficace nel creare maggiore equità, benessere sociale ed economico a favore dei cittadini e delle aziende.
Non ho potuto esimermi, per tale ragione, dal buttare giù questo pezzo assistito dal mio amico Giuseppe Rizzo, ideatore appunto di questo brillante e utile *“Progetto”.
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Il “*progetto Rizzo EuroPlus” *non è infatti un trattato accademico di teoria economica, né contiene modelli econometrici stimati con metodi statistici complessi, ma è semplicemente l’idea pragmatica di un imprenditore di cui ne conosco bene le capacità e il talento. Lui ha il “ *polso*” del mercato ed è abituato ad essere diretto, concreto ed immediato ma soprattutto esemplificativo e alla portata di tutti.
Il fatto interessante e per certi versi *sorprendente*, è che la sua proposta non solo funzionerebbe ma, se dovesse essere messa in pratica dal Governo, darebbe anche dei risultati più incisivi e più equi sul piano sociale, rispetto ad altre misure in valutazione da parte dei Ministeri competenti. La proposta, supera infatti l’esame di una lettura attenta e precisa delle sue implicazioni *macroeconomiche e di finanza pubblica*.

Il “*metodo Rizzo EuroPlus*”, come spiega personalmente l’ideatore, prevede l’utilizzo di una carta elettronica ricaricabile prepagata *emessa dallo Stato* a favore dei cittadini lavoratori e pensionati che percepiscono una retribuzione *mensile netta inferiore a 2.000 EUR *e a favore anche di tutti coloro che ricevono i vari sussidi welfare.
Questa carta elettronica “*EuroPlus*”, continua Rizzo, per essere utilizzata deve essere caricata come peraltro si fa con quella del telefonino. Il cittadino è libero di decidere senza nessun vincolo o scadenza di caricare la cifra desiderata, basterà versare l’importo sul *C/C EuroPlus intestato allo Stato *per averlo interamente disponibile sulla propria carta* EuroPlus. *
Ad esempio, se il cittadino decidesse di effettuare una “*ricarica di* *1.000 EUR” e* utilizzasse tale disponibilità per pagare un qualsiasi acquisto di beni e/o servizi tramite i canali di *pagamento tracciabili* come: il circuito *POS*, il *cellulare* o *computer*, sulla carta *EuroPlus* risulterà un “*SALDO DISPONIBILE di 1.400 EUR*”.

In sostanza con questa carta, il cittadino, spendendo il suo denaro interamente “*in domanda*”, ottiene con certezza un aumento *del potere d’acquisto del 40%,* guadagnando in questo caso un *Plus* di *400 EUR in denaro elettronico.* Questo *denaro elettronico,* “*viene accettato*” dal venditore che a sua volta, potrà giovarsene per le proprie spese di acquisto in beni di consumo oppure pagando i fornitori che, a loro volta, spenderebbero il loro reddito per i loro acquisti e così via con un effetto domino sulla creazione di domanda interna.
Nel momento in cui un qualsiasi venditore, dovesse decidere di monetizzare il denaro elettronico presente sulla propria carta *EuroPlus, mandandolo a incassare*, riceverà *in contanti* *1.000 EUR* che sarebbe il denaro versato dal cittadino, mentre i restanti *400 euro del* *Plus, *verranno compensati al venditore tramite un “credito d’imposta di pari valore” senza *nessuna perdita*.

Il “*Plus*” infine, genererebbe dei pagamenti tracciabili, perché eseguiti con carta elettronica, e quindi non soggetti ad evasione fiscale. Questo progetto andrebbe a beneficio di quella classe di cittadini maggiormente colpita dalla *perdita del potere d’acquisto*, compensandolo parzialmente,con un’integrazione di spesa finanziata dallo stato attraverso una concessione di credito d’imposta ai produttori di beni e servizi.
*L’Imprenditore Giuseppe Rizzo*, ad una mia domanda, risponde e conclude di dichiararsi a completa disposizione di chiunque sia interessato ad ulteriori chiarimenti sui *calcoli*, le *formule* e il *software* appositamente realizzato per rendere il progetto *attuabile in tempi brevi*.
Questa notizia è talmente importante che non poteva non essere divulgata, ora è possibile grazie ai “media” che sono molto sensibili quando si parla di equità, di benessere sociale ed economico a favore dei cittadini.
A cura di Giovanni Giudice