DEFINIRE LA DESTINAZIONE PER INFRASTRUTTURE E SERVIZI

Insediato il tavolo di monitoraggio per l’aggiornamento dello studio Konver sulla riconversione dell’ex base missilistica di Comiso. Si tratta di un progetto di fattibilità promosso dalla Provincia Regionale di Ragusa e dal comune di Comiso ed affidato all’ingegnere Giuseppe Mandarà per la parte tecnica e al professore Alessandro Basile dell’Università di Catania per quella dell’analisi che punta a completare il processo di riconversione dell’ex base Nato, dopo che è stato completato il nuovo aeroporto civile che ha costituito solo una tappa, sicuramente la più importante, di questo processo. Ma per il resto c’è ancora da definire la destinazione delle ulteriori aree militari che presto verranno trasferite alle comunità locali.

“Le aree interessate alla realizzazione dell’ aeroporto civile – precisa l’assessore alla Viabilità Salvatore Minardi che ha coordinato il tavolo – sono quelle di proprietà italiana, già rese disponibili dal Governo italiano tramite il Ministero della Difesa, mentre restano ancora oggetto di riconversione gli insediamenti che insistono sulle zone Sud, Sud-Ovest ed Est con un’estensione di circa 75 ettari. Si tratta dell’area a suo tempo adibita all’insediamento tecnico-logistico Usa. Quest’area non è stata ancora trasferita ai soggetti territoriali locali interessati alla riconversione.

Anche la zona Est, dell’estensione di circa 30 ettari, a suo tempo adibita all’insediamento operativo della Nato costituito da sette shelter di massima sicurezza per ricovero missili e mezzi speciali, unitamente agli alloggi per il personale ed alle strutture di servizio non è stata ancora trasferita e in tal senso il Comune di Comiso, nella propria qualità di Ente locale territorialmente interessato, ha già avviato presso la competenti autorità nazionali le procedure per il trasferimento dei sedimi non ancora disponibili”.

Come è noto, con le iniziali previsioni di riconversione dell’ex base missilistica di Comiso veniva individuata come azione privilegiata la realizzazione di un aeroporto civile ma un’ulteriore ampia serie di altre attività integrative e complementari compatibili con la principale destinazione aeronautica, secondo un quadro articolato di ipotesi non necessariamente alternative potranno essere individuate. Da qui lo studio di fattibilità che individua dei progetti integrativi all’aeroporto come la piattaforma logistica delle merci, l’aeroclub con scuola di volo, la base per la protezione civile con eliporto, la manutenzione degli aeromobili e l’industria avionica.

Poi vi sono i progetti complementari come il Centro servizi per le Piccole e Medie Imprese, il Centro Universitario per la ricerca, la Fiera dell’Agricoltura sostenibile nei paesi del Mediterraneo, il Museo storico del Magliocco e della Base missilistica fra cui particolare attinenza alle originarie previsioni del programma Konver, merita l’ipotesi di centro di servizi con specifico riferimento ai settori trainanti nella economia iblea (ortofrutticolo, pesca e molluschicoltura, lattiero-caseario, floricolo, zootecnico, turistico).

“Il progetto di fattibilità – aggiunge Minardi – oltre alla funzione aeroportuale civile, propone molteplici prospettive di utilizzo delle altre aree non ancora immediatamente disponibili, rappresentando una vera e propria riserva infrastrutturale per l’insediamento di altre attività complementari della mobilità aeroportuale. L’attività promossa dalla Provincia e dal Comune di Comiso è finalizzata proprio a definire il quadro delle possibili destinazioni funzionali delle strutture oggi esistenti nelle aree non già destinate al nuovo aeroporto, se necessario implementando le originarie previsioni di riconversione in relazione al fabbisogno di infrastrutture e servizi oggi espresso dal territorio, e comunque con il coinvolgimento di tutti i soggetti economico-istituzionali comunque partecipi dello sviluppo della Provincia. In tal senso il tavolo di monitoraggio ha deciso di aggiornare il quadro dei fabbisogni attraverso un’indagine mirata presso i principali operatori economici con il coinvolgimento della Camera di Commercio di Ragusa. (l.c.)