CONTINUA IL RIDIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI AL BUSACCA DI SCICLI

Con una comunicazione risalente al 23/6/2010 il Direttore f.f. della Nefrologia e Dialisi dei PP.OO. di Modica e Scicli, ha informato i Direttori Sanitari dei PP.OO. che dal 1/7/2010 e fino al 30/9/2010, il turno pomeridiano dei giorni pari del CAL (Centro di Assistenza Limitata) Dialisi di Scicli sarebbe rimasto temporaneamente (sic.) chiuso. A seguito di quella comunicazione, il personale infermieristico a turno è stato utilizzato e lo è tuttora presso il centro dialisi di Modica. Nulla da eccepire sulla provvisorietà del provvedimento se non fosse che oggi, a distanza di nove mesi, il centro continua a rimanere parzialmente chiuso.

Ebbene, come al solito nell’Azienda 7, i provvedimenti provvisori e temporanei diventano l’anticamera della chiusura definitiva. La Direzione Generale, contraddittoriamente, mentre da una parte sta impegnando ingenti risorse economiche per ristrutturare i nuovi locali in modo da poter raddoppiare i posti letto dialisi, dall’altra parte invece chiude la struttura. Sorge spontanea una domanda a cui si spera possa essere data una adeguata risposta: i pazienti che erano trattati a Scicli, in quali strutture saranno sottoposti a dialisi? Forse a Modica o altrove…………?

Non si capisce, inoltre, lo scopo di investire risorse economiche, raddoppiare i posti letto, quando poi, di fatto, si assiste ad un ridimensionamento e/o sottoutilizzo della struttura in questione. Il CAL di Scicli, così come previsto dal nuovo atto aziendale e della nuova organizzazione, è utile e aiuta a decongestionare il già intasato Centro di Modica ed allora perché non utilizzarlo con questo criterio, evitando ai pazienti continui viaggi o altra sistemazione? Forse tale mancata scelta sottende la tutela di qualche interesse? Il continuo stillicidio di trasferimenti e/o chiusure di servizi e personale, può essere il preludio a qualcosa di irreversibile.

Tra l’altro è opportuno far presente che il suddetto CAL di Scicli, opera senza la presenza del medico durante il trattamento dialitico dei pazienti, con la gestione lasciata sotto la diretta responsabilità degli infermieri. Situazione paradossale, che non si verifica negli altri due centri di Modica e Ragusa. Probabilmente i pazienti di Scicli, sono utenti e cittadini di serie B!!!!!. È evidente che, dall’analisi fatta, qualcosa non quadra. È opportuno fare chiarezza nell’interesse precipuo dei pazienti e soprattutto operare la scelta che l’Azienda intende portare avanti. Sono questi i servizi sanitari che si meritano i cittadini sciclitani?

I cittadini di Scicli e i turisti che soggiorneranno nella cittadina e nelle zone rivierasche, nella prossima estate, se avranno bisogno della dialisi, dovranno necessariamente trovare un’altra alternativa, perché il CAL non potrà soddisfare le richieste, a meno di una ipotetica, al momento, riapertura del turno. La CISL FP attende fiduciosa una pronta risoluzione della problematica da parte della Direzione Generale ed altresì chiede ai politici locali di prestare particolare attenzione all’evolversi della situazione, affinché si possano dare risposte adeguate alle legittime aspettative degli utenti. La scrivente, sin d’ora, si rende disponibile per un eventuale incontro, al fine di contribuire a garantire agli utenti un servizio che renda onore al sistema salute della nostra Provincia.