“Tra le tante difficoltà – riferisce il Presidente dell’Ordine Maurizio Attineli – c’è soprattutto quello della “civis”, con la risoluzione dei casi più banali, mentre per quanto riguarda tutte le altre fattispecie non resta che fissare, o tentare di farlo, un appuntamento presso gli uffici o inviare una pec. Sono tante le difficoltà per i cittadini della nostra provincia soprattutto quando si cerca di fissare un appuntamento in tempi ragionevoli e prima che scadano i termini per la definizione degli avvisi bonari, gli stessi che talvolta vengono trattati in sala d’attesa, in totale spregio alle più elementari regole di privacy e del codice etico fra Pubblica Amministrazione e professionisti. Ma ciò che rischia di aggravare il difficile momento, è la vera e propria inaccessibilità degli uffici, con l’estrema difficoltà e impossibilità a comunicare con i funzionari responsabili per discutere i casi più urgenti e complessi. Infine – evidenzia ancora Maurizio Attinelli – l’ufficio controlli bonus edilizi risulta spesso ingolfato, con pratiche sospese o annullate sine die. Il risultato non può che portare le imprese in ginocchio con rischi di contenziosi con i committenti e a cascata con tutte le imprese subappaltatrici e i tecnici”.
I dirigenti della Agenzia delle Entrate, nel confermare la situazione di carenza dell’organico già emersa durante un primo incontro istituzionale con il Consiglio ODCEC di Ragusa, ribadiscono l’invito ad un maggiore utilizzo dei servizi online messi a disposizione dall’AdE, soprattutto per quanto riguarda gli appuntamenti telefonici o in video chiamata. Oltretutto parrebbe prevista l’apertura di uno sportello dedicato al settore dei professionisti contabili al fine di ridurre i lunghi tempi di attesa.
“Ad ogni modo – spiega ancora Attinelli – come Ordine ci siamo sentiti in dovere di esprimere le seguenti considerazioni. Prima di tutto integrare le piante organiche dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate per poi ridurre quella che ormai è divenuta un’enorme scollatura fra i commercialisti e l’Ade. Bisogna capire che i disservizi degli Uffici Territoriali stanno producendo un impatto economico e sociale negativo non più accettabile. La nostra percezione – conclude il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti – è che nonostante l’ottima qualità dei dipendenti in forza all’Ade, per modificare radicalmente la situazione creatasi occorra segnalare alla direzione regionale la situazione incresciosa della nostra provincia. Abbiamo interesse ad avere un’Agenzia delle Entrate efficiente che possa dialogare con i professionisti al fine di evitare disservizi alle imprese e ai cittadini”