ATTIVITA’ ESCURSIONISTICA DEL CAI

Ancora una volta il CAI di Ragusa si trova attivo in contemporanea su due distinti impegni escursionistici, infatti, fra i giorni 11,12 e 13 maggio, un gruppo parte alla volta della Campania, e  un altro si reca sulle pendici del nostro Vulcano. Il primo impegno della sezione del Club Alpino di Ragusa è rappresentato da  un’escursione nella Valle delle Orchidee, un percorso naturalistico di particolare bellezza all’interno del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo del Diano. Il percorso, lungo circa 10 chilometri, è una sorta di museo naturale all’aperto, dove hanno trovato un perfetto habitat oltre 250 specie di orchidee selvatiche. Il CAI di Ragusa andrà pure alle Grotte dell’Angelo di Pertosa, sotto i monti Albumi, che per la loro struttura offrono scenari unici di natura geologica e speleologica; da evidenziare che in esse vi viene presentato lo spettacolo “ L’Inferno di Dante” . l’itinerario continua con la visita alla Certosa di San Lorenzo a Padula, che è una delle principali espressioni del Barocco Napolitano e, infine, la sosta al Museo delle Erbe con la famosa Spezieria Medievale. Tre giorni che saranno trascorsi fra bellezze naturali, architettoniche e paesaggistiche, con un bagno di cultura.

L’altro appuntamento del CAI di Ragusa è previsto sulle pendici del nostro famosissimo vulcano, con un’escursione itinerante in due giorni; sabato la partenza è prevista da Fornazzo alle ore 9 in direzione del Rifugio Citelli, con un dislivello di circa mille metri in salita. Il percorso su strade forestali e mulattiere, scorre fra pini, querce e castagni, tocca il santuario di Magazzeni e il bosco della Cerrita, prima di arrivare nel tardo pomeriggio al rifugio, dove si cena e si pernotta. Domenica è prevista una camminata in salita, molto impegnativa, che dal Citelli, passando per la grotta di Serracozzo, conduce alla Serra delle Concazze, quota 2800 metri, dove si farà la pausa pranzo; nel pomeriggio una spettacolare discesa, attraverso scenari che solo i luoghi dell’Etna possano offrire, si ritorna a Fornazzo, passando da monte Rinatu e da Pietracannone. La conoscenza dei luoghi dell’Etna non finiscono mai di meravigliare e di arricchire.