Assipan Sicilia chiede confronto sul nuovo decreto regionale riguardante la panificazione

Prosegue con forza l’attività operativa e sindacale dell’Assipan Sicilia all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto regionale “Disposizioni relative alle attività di panificazione”. *Sul tema del dibattito, l’applicazione dell’art. 2 del Decreto ed in particolare del comma 4,* con il quale vengono sancite regole e disposizioni generali riguardo la disciplina della “turnazione”.

Tra i punti essenziali conquistati in fase di legislazione, l’opportunità di chiusura commerciale nei giorni domenicali e festivi, con possibile scelta di turnazione da parte dei panificatori dell’isola. Dunque non è affatto vera – così come erroneamente interpretata da Cna Regionale e Confartigianato Palermo – l’ipotesi di non poter più disporre in Sicilia di pane fresco nei giorni di festa e la domenica. L’Assipan disapprova pertanto il concetto di “Decreto che segna un ritorno al passato” e di “favoreggiamento alla vendita abusiva” più volte sostenuto dalle categorie sopracitate, in quanto lo stesso atto amministrativo, oltre ad assicurare maggiore tutela da parte delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine, nasce dalla piena e condivisa volontà dei panificatori e di tutte le associazioni datoriali, di cui Cna Regionale e Confartigianato Palermo non rappresentano certo le maggiori aspettative. L’Assipan regionale non ha fatto altro che dare voce a queste datate esigenze, ascoltando i protagonisti del settore che rappresenta, ovvero i panificatori, lottando in asse sindacale per la creazione prima, e attuazione dopo, del neo Decreto assessoriale.

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Le Assipan Confcommercio in rappresentanza di tutte le provincie siciliane sono pronte ad una piena e fruttuosa collaborazione con le Amministrazioni comunali, *pertanto è stato chiesto un imminente incontro da parte del Presidente Assipan Salvatore Normanno, con Leoluca Orlando, presidente Anci Sicilia, al fine di individuare nella maniera più serena possibile soluzioni e regole nell’interesse della collettività tutta.*

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