Economia

Anche in Sicilia scatta la corsa ai supermercati. Danilo Radenza di Crai tranquillizza i consumatori.

La psicosi che in queste ore ha già di fatto svuotato tutti i supermercati del nord Italia per timore da parte della popolazione di rimanere senza scorte alimentari si sta diffondendo in tutto il resto del Paese. Anche in Sicilia ed in provincia di Ragusa si registra già una  impennata delle vendite nei principali supermercati con la corsa non soltanto a generi di prima necessità per il timore di ritrovarsi costretti in isolamento, ma anche a prodotti di non indispensabile consumo. Abbiamo chiesto a Danilo Radenza, amministratore delegato della catena di supermercati Crai in Sicilia che nell’isola detengono il 10% della quota di mercato la sua opinione al riguardo.

Questa smodata corsa all’approvvigionamento alimentare che pare registrarsi anche in provincia di Ragusa  trova conferma e potrebbe  causare problemi nei prossimi giorni in termini di reperibilità di prodotti.

Assolutamente si ma sicuramente allo stato attuale  nessun problema.

Ma state  davvero registrando in queste ore un aumento delle vendite?

Nella sola giornata di oggi il fatturato medio è stato raddoppiato e addirittura quadruplicato. Tutto ciò a dimostrazione che effettivamente anche qui in Sicilia, che ad oggi fortunatamente non ha fatto registrare alcun caso di Coronavirus, la psicosi si è diffusa e la gente si sente più tranquilla se riempie la propria dispensa.

Per quanto tempo potete garantire assortimenti nei punti vendita.

Tutto dipende dal comportamento che il consumatore assumerà nei prossimi giorni. Se si diffonde anche da noi il comportamento della corsa all’acquisto delle materie prime in modo eccessivo, siamo serenamente nelle condizioni di assicurare gli scaffali assortiti, per almeno unna decina di giorni.

Ma se si dovesse malauguratamente  una chiusura della Regione per protezione e contenimento del virus ci potremmo trovare in una condizione paragonabile ad una carestia alimentare?

Si tratta  di scenari che dal mio punto di vista non andrebbero nemmeno ipotizzati poiché sono infinitamente distanti dalla realtà partendo dalla situazione attuale. Se al massimo si dovesse avere una contrazione delle forniture alimentari in Sicilia per via di una riduzione dei trasporti saremmo comunque nelle condizioni di assicurare tramite la nostra industria locale, ogni tipo di fornitura per soddisfare il bisogno del territorio.