AMMATUNA SULLA REALIZZAZIONE RSA A COMISO

“Non può essere condivisibile la scelta operata dalla direzione generale dell’Asp di esternalizzare il servizio della Residenza Sanitaria Assistita che a breve dovrà aprire i battenti a Comiso. Con la delibera n. 1902 del 2 dicembre 2011 l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa ha proceduto all’indizione della procedura aperta per la scelta del privato contraente per l’affidamento, per tre anni, della gestione della RSA di Comiso. La volontà di reperire all’esterno infermieri, operatori  socio sanitari ed ausiliari significa mortificare i tanti precari che svolgono funzioni analoghe e che sono in attesa di una stabilizzazione. La decisione assunta dai vertici dell’Asp non trova nemmeno giustificazione normativa. L’art. 21 della legge 14 aprile 2009, n. 5 “Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale”,  sancisce il divieto di esternalizzazioni delle funzioni da parte delle Aziende del Servizio sanitario regionale. E’ vero che esiste la possibilità di derogare a questo divieto, con provvedimento motivato da sottoporre alla preventiva approvazione dell’Assessorato regionale della Sanità e da comunicare successivamente alla Corte dei Conti, ma soltanto nei casi di comprovata necessità derivante da carenza di organico. La ratio della deroga si riferisce a ben altre fattispecie, come ad esempio l’affidamento di un incarico ad una persona di spicco della professione medica, non certamente a figure professionali facilmente reperibili all’interno del proprio organico. Mi auguro che si arrivi ad una ridefinizione della scelta effettuata dalla direzione generale e si eviti di penalizzare figure che, pur nella loro precarietà, assicurano un servizio di qualità ai pazienti”.