AIELLO: “LE INDENNITÀ VENGANO DECURTATE DEL TRENTA PER CENTO”

Il gruppo consiliare del Movimento per la democrazia territoriale di Vittoria, con in testa il presidente Francesco Aiello, propone in aula una mozione avente ad oggetto le recenti disposizioni in materia di controllo della spesa pubblica e delle indennità previste per gli amministratori pubblici e i consiglieri comunali.

 

“Considerato che nel Comune di Vittoria non si è proceduto minimamente a produrre segnali in direzione del risparmio della spesa da parte del ceto politico municipale – spiega Aiello – e rilevato altresì che le indennità nelle aziende municipalizzate non hanno subito modificazioni nonostante il diverso indirizzo adottato a livello nazionale con legge dello Stato ed appurato che una nuova società è stata costituita nel Comune di Vittoria, su conforme delibera proposta dell’Amministrazione comunale, in aperta e consapevole violazione della Legge che invece obbligava al passaggio obbligato della richiesta di parere all’organo tecnico a ciò preposto (l’Autorità Garante), chiediamo al sindaco e agli amministratori comunali a mostrare attenzione e sensibilità alla questione decurtando la propria indennità del trenta per cento”.

 

Nella mozione, inoltre, si precisa che il cda della “Vittoria Mercati” si è insediato nella struttura  mercatale, operando per quasi due anni in assenza dell’atto di convenzione necessario, che andava approvato da parte del Consiglio comunale. Per questo motivo viene chiesto all’Amministrazione comunale di revocare gli atti della società “Vittoria Mercati”, considerata illegale da diverse parti, e ad attivare, invece, eventualmente, il Consorzio per la gestione dei servizi del mercato, il cui Statuto è stato esitato dal Consiglio comunale senza alcun onere o spesa da parte del Comune nel 2004.

 

Inoltre – continua Aiello – il presidente del Consiglio comunale è risultato assente dai lavori consiliari senza perdere nulla della propria indennità mentre ai consiglieri assenti, in casi del genere, non viene riconosciuto alcun gettone di presenza. Per questo motivo si chiede al presidente del Consiglio comunale di rinunciare all’indennità e a ricondurre il proprio trattamento economico al gettone di presenza, come avviene per gli altri consiglieri comunali, che non godono di alcuno stipendio per la loro attività, ma solo di un gettone di presenza, per il quale abbiamo avanzato altresì proposta di riduzione del 30% esteso a tutti i componenti del civico consesso”.