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Aggiornato il “decreto funerali”: a Ragusa, non è necessario rilevare la temperatura dei partecipanti

Il vescovo di Ragusa, monsignor Carmelo Cuttitta, con un proprio decreto, ha aggiornato le disposizioni per la celebrazione dei funerali nelle chiese parrocchiali adeguandole alla precisazione del Ministero dell’Interno e alla Nota complementare e alla precisazione del segretario della Cei dello scorso 2 maggio.

In particolare, non è più fatto obbligo ai celebranti di rilevare la temperatura dei partecipanti con il termoscanner al momento dell’accesso in chiesa. Restano «tassative e inderogabili» tutte le altre disposizioni.

Tra queste la partecipazione al rito dei soli congiunti, sino a un massimo consentito di 15 persone; il trasporto direttamente in chiesa del feretro senza cortei o assembramenti; la regolare sanificazione, igienizzazione e aerazione della chiesa; l’informazione ai fedeli sulle norme di sicurezza. Il vescovo invita, inoltre, a prendere in considerazione, laddove sia possibile, la celebrazione delle esequie all’aperto in spazi contigui alla chiesa.

Saranno da evitare contatti fisici, come ad esempio al momento dello scambio della pace. La Comunione sarà distribuita dal celebrante o da un diacono ai posti dove i fedeli assistono al rito. Il sacerdote, al momento della distribuzione della Comunione dovrà indossare una mascherina e aver disinfettato le mani. Tutti i partecipanti al rito dovranno indossare le mascherine e mantenere le distanze minime di sicurezza.